Roma, 12 gennaio 2019 - Con l'avvicinarsi delle elezioni europee le differenze, all'interno del governo, diventano sempre più evidenti. E i punti di contrasto si moltiplicano: le due anime che hanno firmato il contratto si scornano praticamente su tutto. Dalla cannabis alla Tav, dalle trivelle alla sicurezza, dagli immigrati al reddito di cittadinanza: ecco i nuovi fronti della battaglia giallo-verde.
Nonostante ciò, i leader si mostrano come sempre molto ottimisti. Luigi Di Maio dichiara: "Matteo, Giuseppe Conte ed io troviamo sempre una soluzione... Non c’è volontà di strappare: ognuno porta avanti le sue istanze Sulla Tav non bisogna meravigliarsi che tra due forze politiche ci sia una competizione leale è normale che sia così".
E Matteo Salvini gli fa eco: "Crisi di governo? Sciocchezze, il governo sta bene. Abbiamo fatto una manovra economica dopo mille difficoltà, imposte dall’Europa. Sulla Tav nessuno pretende che il progetto non si tocchi, ma io voglio un’Italia del sì che vada avanti e non torni indietro"
M5S - Il Movimento 5 Stelle ha depositato al Senato proposte di legge per legalizzare l’uso e la vendita della cannabis e dei suoi derivati. Le proposte di Mantero e Ciampolillo prevedono di coltivare piante in casa e di detenere fino a 15 grammi di sostanza a casa e 5 grammi fuori.
LEGA - La Lega ha stroncato l’idea dei 5 Stelle sulla legalizzazione della cannabis. Il vicepremier Salvini ha chiuso: «Non è nel contratto, non passerà mai». Ancora più duro il ministro del Carroccio Centinaio: «Facciano un governo con qualcun altro»...
M5S - Sulle trivelle i grillini hanno sempre portato avanti le istanze No-Triv e, dopo giravolte e polemiche, hanno deciso di avviare lo stop ai permessi. Sulla Tav la questione è più spinosa: il M5S vuole fermarla ed è già trapelato che l’analisi costi-benefici boccerà l’opera
LEGA - A differenza dell’alleato, la Lega è a favore delle trivelle, ma il tema più spinoso resta la Tav. I grillini fanno melina e la Lega oggi sarà in piazza con i Sì Tav a Torino. Mentre si profila il no all’opera dell’analisi costi benefici, Salvini apre al referendum
M5S - Il tema immigrazione, col caso Sea Watch, ha spaccato il governo, ma compattato il M5S con Di Maio e Fico sulla stessa linea. Diverso il caso del dl sicurezza, dove l’ala sinistra vicina al presidente della Camera ha dato segnali di contrarietà. Malumori anche tra i sindaci M5S
LEGA - Salvini sul caso Sea Watch ha sposato la linea dura litigando con Conte e Di Maio, ma alla fine i migranti sono stati accolti. Nessuna retromarcia leghista sul decreto Sicurezza, nonostante i ricorsi alla Consulta di alcuni governatori Pd
M5S - I 5 Stelle insistono molto sulla misura bandiera del reddito di cittadinanza che vogliono incassare prima delle Europee. Ma il maxi decreto che deve contenere anche Quota 100 è slittato. M5S e Lega trattano comma su comma e nel decreto sul reddito pare ci siano ancora errori
LEGA - Alla Lega il reddito di cittadinanza non è mai piaciuto. Il fronte del Nord ha più volte criticato un provvedimento che potrebbe favorire soprattutto il Mezzogiorno. Da qui, la minaccia leghista sui fondi per i disabili: senza soldi, non votiamo il reddito