E arrivò la vendetta, il colpo di scena, lo sberleffo. Beppe Grillo ieri ha finalmente detto la sua sull’evoluzione del M5s, sulla votazione che ha visto la linea Conte vincitrice e soprattutto sul futuro della creatura politica che non sente più sua. Lo ha fatto con i suoi soliti modi teatrali, a bordo di un carro funebre, un’immagine lugubre che tiene dentro tutto un mondo.
"Vi parlo come custode e garante dei valori del M5s – ha detto in un video andato on line ieri alle 11 del mattino) – valori scomparsi negli ultimi tre anni. I valori sono stati traditi dal Mago di Oz (Giuseppe Conte, ndr) che non si fa mai trovare". È solo il primo affondo dei tanti contenuti nel breve filmato. L’attacco all’ex premier, infatti, è durissimo: "Il futuro che ci aspetta io lo so già, non è una questione di essere garante o no, non lo sono stato in questi tre anni. Il Movimento è sceso dal 25% a meno della metà e mi si accusa di essere padre padrone, Oz mi ha accusato di essere “sopraelevato“. Dal suo punto di vista da sottopassaggio certo che mi vede così, ha una psicosi leggera da analizzare sotto il profilo neurologico perché sono sindromi, lui soffre di questa sindrome ripetitiva e compulsiva di proiezione a specchio: butta sugli altri quello che vorrebbe essere lui o quello che è già lui".
Un fuoco di fila senza sconti che ha trovato la reazione immediata tra i parlamentari stellati. "Sabota il Movimento e fa la vittima", è l’amaro commento a caldo, "adesso Grillo è preoccupato e usa un tono vittimista – è invece il commento di chi è vicino a Conte – mette la mani avanti in vista del voto, in una partita che sta giocando non solo contro il presidente, ma contro l’intera comunità". Grillo – che pure afferma di sapere "di aver già perso" – fa tuttavia pesare su Conte la scelta, a detta sempre dell’ex garante, di aver messo in discussione il numero di iscritti che hanno votato in occasione del processo costituente del Movimento Nova, al tradimento dei pilastri fondativi, i "valori che sono scomparsi" rispetto all’origine, fino alla questione dell’uso del simbolo, che potrebbe diventare terreno di disputa legale nel caso in cui il fondatore dovesse lanciare un nuovo movimento: "Io ho un’idea, che ve la svelerò dopo, però non finisce qui. Andate a votare, se avete voglia, altrimenti andate per funghi – ha detto sempre Grillo –, ma cercate di pensare che questo Movimento avrà un altro decorso, che sarà meraviglioso. Che ci siate voi o no".
L’idea, tra i vertici del Movimento, è che spostare la battaglia sul simbolo sia un bluff di Grillo, così come lo è puntare sull’astensionismo invitando, appunto, a "andare a funghi", ma quello che appare evidente è che la scissione è sempre più vicina.
E Giuseppe Conte? "Questa è una comunità orgogliosa – ha replicato con forza – che non si lascia calpestare da nessuno, che non vuole andare per funghi; da domani a domenica tornerà a votare. Voteremo tutti insieme, perché ci sono anche nuove battaglie da portare avanti, obiettivi strategici che realizzeremo tutti insieme; da lunedì si volta pagina". Lo stato maggiore M5s lavora per portare più gente possibile al voto del 5-8 dicembre, mentre gli attacchi di Grillo per la mancata presa in carico delle proposte da lui presentate vengono bollate, senza girarci attorno, come "menzogne". "Le proposte sono state recepite – assicurano in ambienti pentastellati – e non solo Grillo ha incontrato Conte, ma l’unica volta che si è degnato di venire in sede, ha incontrato 60 parlamentari". "Spieghi lui piuttosto – si aggiunge – perché quando è venuto a Roma ha preferito confinarsi all’hotel Forum per incontrare persone come Villarosa e Raggi che in questi anni hanno remato contro". La discussione s’infiamma ancora con l’ex ministro Danilo Toninelli che sentenzia: "Quello che ha fatto Conte, con la modifica formale dello statuto, è un altro partito, una copia sfigata del Pd. Il M5s non può rinnegare sé stesso". "Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio – ha chiuso Grillo – fatevi un altro simbolo, andate avanti e fate le vostre cose. Il Movimento è stramorto, ma è compostabile. L’humus che c’è dentro non è morto; ho un’idea che vi dirò dopo, però non finisce qui, cercate di prendere una decisione tanto io non mi offendo, ma il Movimento avrà un decorso meraviglioso".