Sabato 27 Luglio 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

"L’Ue pensi al welfare. La nostra idea è un reddito di cittadinanza europeo"

Il M5S critica von der Leyen per la scelta del commissario alla Difesa e la mancanza di focus sull'economia e la povertà. Dubbi sul Green Deal e il Patto di Stabilità. Proposta di reddito di cittadinanza europeo per contrastare la disuguaglianza. Critiche a Renzi per incoerenza politica.

"L’Ue pensi al welfare. La nostra idea è un reddito di cittadinanza europeo"

"L’Ue pensi al welfare. La nostra idea è un reddito di cittadinanza europeo"

di Alessandro D’amato

"Tra von der Leyen e il Movimento 5 Stelle la distanza abissale riguarda la scelta di avere un commissario alla Difesa, che in questa fase suona come un commissario alla guerra. Senza contare i 500 miliardi sulla transizione militare invece che su quella ecologica". Pasquale Tridico, economista ed ex presidente dell’Inps oggi capo delegazione M5s al Parlamento Ue, spiega che i grillini non sono stati per nulla convinti dal discorso della presidente. "Non ha parlato di lavoro, di lotta alle disuguaglianze, di come ridurre la povertà: in Europa il 20% della popolazione è a rischio. Ha citato le parole guerra, difesa e sicurezza per 78 volte, e le parole povertà, coesione e disuguaglianza solo 12 volte. Per noi è simbolico".

Cosa non vi ha convinto invece dal punto di vista economico?

"Non si è parlato del potere d’acquisto eroso dall’inflazione né di un piano industriale di sviluppo verso un’economia tecnologicamente più elevata e sostenibile come negli Usa con l’Inflation Reduction Act. Invece noi riduciamo la spesa pubblica con il nuovo Patto di Stabilità firmato da Giorgetti e Meloni, che ci costringerà a ridurre di 14 miliardi l’anno il disavanzo. Il che vuol dire meno spesa pubblica, meno sanità, meno spesa sociale. Su questi aspetti le distanze sono troppo forti".

Neanche l’apertura sul Green Deal vi è piaciuta?

"Sia il Green Deal che il Piano Alloggi rappresentano due progetti positivi, in ipotesi. Il punto è la distanza tra le promesse e il programma. Quando una governance economica ti costringe al rientro del disavanzo e devi spostare 500 miliardi sulla difesa, bisogna vedere se ci sarà la possibilità di portare avanti questi obiettivi, soprattutto mentre torniamo agli aggiustamenti strutturali e all’austerità".

Nel frattempo in Italia il governo Meloni ha smantellato il reddito di cittadinanza. Lei ne ha proposto uno europeo. Come dovrebbe funzionare?

"È necessario che l’Europa aggredisca la povertà e la disuguaglianza, anche perché l’Ai e la robotizzazione porteranno all’espulsione di manodopera dal mercato del lavoro. Da qui la necessità di avere uno strumento unico di sostegno ai cittadini europei. Farlo pagare al bilancio centrale vuol dire evitare che nelle crisi la distanza tra paesi ricchi e poveri aumenti. Avere un Rdc a livello europeo avvicina le istituzioni ai cittadini e funziona da stabilizzatore automatico dell’economia".

Le elezioni europee non sono andate bene per il M5s. In generale è emersa una critica alla regola dei due mandati.

"Penso che il rilancio del M5s passi attraverso i temi, la riorganizzazione territoriale, la modernizzazione. L’Assemblea Costituente sarà un grande momento di confronto democratico e di rilancio, in cui parleremo di tutto, anche della regola dei due mandati e soprattutto di temi".

Cosa pensa dell’apertura di Renzi al Campo Largo?

"La mia posizione su questo è molto netta. Io vado a vedere come ha votato Renzi negli ultimi mesi: a favore della Legge Bavaglio e contro la direttiva europea sulla corruzione. A favore della riforma Nordio e dell’invio delle armi in Ucraina. Una coalizione deve convergere sui temi. E non mi sembra che Renzi abbia idee simili alle nostre. Ricordo inoltre che fino a ieri Renzi si vantava di aver mandato Conte a casa e oggi vuole dialogare con lui? siamo seri".