Sabato 27 Luglio 2024
BRUNO
Politica

L’opposizione giudiziaria non può esistere

La magistratura non può sostituirsi ai poteri legislativo ed esecutivo. Il timore è che la 'supplenza' torni in campo con il governo di centrodestra. La magistratura deve applicare lealmente le leggi dello Stato, senza aggirarle. Imputazione coatta ordinata al PM: rara chicca per studenti di giurisprudenza.

Vespa

Un giorno chiesi a Francesco Saverio Borrelli, procuratore capo di Milano ai tempi di Mani Pulite, perché non applicasse alcune leggi appena approvate dal Parlamento. "Perché noi le leggi le reinterpretiamo". Fu quello il momento di massima supplenza della magistratura rispetto ai poteri legislativo ed esecutivo. E poiché quello di Giorgia Meloni è il primo governo di centrodestra dopo Berlusconi, il timore è che la ‘supplenza’ torni in campo. Così si spiega l’intervento di Guido Crosetto che ieri alla Camera ha motivato la preoccupazione per frasi pronunciate nei convegni della corrente di sinistra dell’Anm, del tipo "la magistratura deve limitare l’esercizio della volontà popolare perché ci sono tempi in cui c’è bisogno di riequilibrio". Oppure: "La magistratura deve avere una fisiologica funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti". Tradotto: la volontà popolare porta al governo un premier di destra e la magistratura deve riequilibrare un voto così sfacciato, cioè "fermare – è stato riferito a Crosetto – la deriva antidemocratica a cui ci porta Meloni". Giurando fedeltà alla Repubblica, i magistrati di impegnano "ad applicare lealmente le leggi dello Stato".

La loro autonomia funzionale non li autorizza a violare leggi poco gradite, aggirandole. Nei casi estremi, possono ricorrere alla Consulta, ma guai se si sentissero investiti di poteri che non hanno. Una "opposizione giudiziaria", come quella paventata da Crosetto, non può esistere e se il ministro della Difesa l’ha ventilata, è perché fa parte di quell’ala della maggioranza che contesta eccessiva lentezza e prudenza a Carlo Nordio e vuole dare subito segnali di resistenza. L’imputazione coatta ordinata dal gip al pubblico ministero che aveva chiesto non luogo a procedere contro il sottosegretario alla Giustizia Delmastro, per supposta rivelazione di segreto d’ufficio, è talmente rara da diventare una chicca per gli studenti di giurisprudenza. Ma è stata ordinata. Perciò…