Venerdì 28 Febbraio 2025
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Lo sciopero delle toghe. Gratteri spariglia le carte: "Favorevole al sorteggio"

Adesioni sopra l’80%. L’uscita a sorpresa del procuratore di Napoli. Il presidente Anm Parodi: "I giudici italiani non sono asserviti ai pm".

Nicola Gratteri, 66 anni, è un magistrato e saggista. Attualmente ricopre la carica di Procuratore di Napoli

Nicola Gratteri, 66 anni, è un magistrato e saggista. Attualmente ricopre la carica di Procuratore di Napoli

Un’adesione media che sfiora l’80%, con punte del 90% a Milano. E un flash mob davanti al Palazzaccio in restauro con i soldi del Pnrr. Lo sciopero dei magistrati contro la riforma della giustizia targata Carlo Nordio porta la premier Giorgia Meloni a far sapere che il 5 marzo avrà un incontro con i vertici dell’Associazione nazionale magistrati e con l’Unione delle Camere penali e il governo a dire di essere aperto al dialogo con le toghe. Aprendo anche sul sorteggio temperato e sulle quote rosa.

LO SCIOPEROA Roma la giornata di astensione dal lavoro proclamata dall’Anm comincia davanti alla sede della Corte di Cassazione. Un centinaio di giudici si presenta con toghe indosso, coccarde tricolore sul petto e la Costituzione alzata al cielo. A parlare con i giornalisti è Silvia Albano di Magistratura Democratica, protagonista del primo colpo di piccone al Decreto Albania: "Mi sembra che gli obiettivi reali siano molto chiari: questa riforma è tesa a ridimensionare l’indipendenza della magistratura nel suo complesso". Poi il presidente dell’Anm Cesare Parodi apre l’assemblea pubblica al Cinema Adriano: "Spiegate a tutti che i giudici italiani non meritano di essere considerati asserviti ai pm. Sono liberi e indipendenti, sono il primo baluardo dei diritti dei cittadini e noi combattiamo perché rimanga così. Sarà difficile ma possiamo provarci, e allora proviamoci".

LE ADESIONIIl presidente del Tribunale milanese Fabio Roia annuncia durante il suo intervento nell’aula magna del Palazzo di Giustizia che l’adesione nel capoluogo è "di circa il 90%". A Torino arriva al 70%, così come a Palermo, in Toscana arriva quasi all’80% (339 magistrati su 428). L’Anm annuncia il 76% di astenuti dal lavoro a Napoli e a Reggio Calabria, mentre Potenza arriva al 90%, Genova al 95% e a Gorizia si parla addirittura del 100%. I numeri più bassi arrivano in controtendenza dal Lazio, dove l’adesione si ferma al 65% (Roma arriva al 60,5%). Intanto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, critico nei confronti dell’impianto della riforma, dice a sorpresa di essere "favorevole al sorteggio dei componenti del Csm e anche al sorteggio dei componenti del Csm da parte del Parlamento".

LA POLITICANel centrodestra il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è quasi possibilista sulla separazione delle carriere: "Con la magistratura siamo aperti al dialogo. Finché non si farà un confronto è difficile dare una risposta. Ci siederemo intorno a un tavolo e parleremo, discuteremo e si vedrà". Ma il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri dice che lo sciopero è "politico e sostanzialmente eversivo". Il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli parla di "arroccamento corporativo". La sindaca di Firenze Sara Funaro, presente all’assemblea promossa da Anm Toscana, dice che bisogna "impedire che le decisioni della magistratura siano assoggettate al potere dell’esecutivo" mentre il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni dice che Meloni "difende ministri come Daniela Santanchè o sottosegretari come Delmastro, ma non dice una parola sulle grandi questioni che riguardano il mondo, ma anche il nostro Paese".