Giovedì 3 Ottobre 2024
BRUNO MIRANTE
Politica

L’Italia paralizzata. Treni fermi per ore a Roma. Salvini: colpa di un chiodo: "Sospesa" la ditta coinvolta

Oltre cento cancellazioni per un problema tra Termini e Tiburtina, i passeggeri in rivolta. I vertici delle Ferrovie: guasto raro. "Fermato" il contratto alla società che lavorava sulla linea.

L’Italia paralizzata. Treni fermi per ore a Roma. Salvini: colpa di un chiodo: "Sospesa" la ditta coinvolta

Oltre cento cancellazioni per un problema tra Termini e Tiburtina, i passeggeri in rivolta. I vertici delle Ferrovie: guasto raro. "Fermato" il contratto alla società che lavorava sulla linea.

Un centinaio i treni cancellati, totalmente o parzialmente. Una quarantina gli Alta Velocità e Intercity che hanno riportato ritardi fino a 160 minuti. Migliaia di persone in attesa per ore nelle stazioni di Roma come del resto d’Italia. Nel nodo della capitale la circolazione ferroviaria è rimasta ferma dalle 6.30 di ieri fino alle 8:45 circa. I treni hanno ripreso a viaggiare gradualmente intorno alle 9.30, ma ritardi di ore e cancellazioni hanno condizionando l’intera rete nazionale. È il mercoledì nero delle ferrovie italiane, l’ennesimo, iniziato a ridosso dell’alba, quando la circolazione è stata sospesa a Termini e Tiburtina per un guasto alla linea. Rfi ha riferito che c’è stata "una disconnessione degli impianti" e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha parlato di un chiodo piantato nel punto sbagliato. Nella tarda serata di ieri il Mit ha fatto sapere che è stato sospeso il contratto tra Rfi e la società che stava lavorando sulla tratta dove si è verificato il danno.

Nel frattempo il caos da Roma si era diffuso a cascata in decine di altre stazioni, per via delle partenze e gli arrivi ritardati o cancellati. "Ci scusiamo per i disagi, disagi importanti. È avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma", ha ribadito l’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio. "I nostri operai sono intervenuti prontamente e alle 8.30 abbiamo ripristinato la circolazione". Ma i ritardi accumulati hanno pesato sugli utenti al punto che gli stessi sono stati comunque invitati a riprogrammare i loro viaggi. "La circolazione è fortemente rallentata" e "i treni Alta velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 160 minuti o subire limitazioni di percorso e cancellazioni", comunica infatti Trenitalia, mentre prosegue l’intervento dei tecnici.

Pesanti ripercussioni anche a Bologna, Napoli e Milano, dove il ritardo maggiore è stato calcolato in 260 minuti per due convogli provenienti da Lecce.

"Siamo al lavoro per risolvere prima possibile", aveva assicurato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, fortemente criticato sui social perché mentre l’Italia si fermava pubblicava un messaggio di auguri ai nonni. Una polemica cavalcata da Pd e Avs: "Cosa aspetta il ministro ad intervenire?". Dal canto suo il titolare del dicastero ha dichiarato: "Chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere. I tecnici mi dicono esserci stato un errore stanotte di un’impresa privata, che ha piantato un chiodo su un cavo e poi il tempo di reazione di fronte a questo errore – conto che il privato ne risponderà – non è stato all’altezza della seconda potenza industriale d’Europa".

Tra le ipotesi delle cause dietro un blocco così massiccio inizialmente si era fatta largo quella di un attacco hacker. Poi la smentita dell’ad Rfi in una conferenza stampa convocata d’urgenza: "Attacco hacker? Lo escludo". Le associazioni dei consumatori puntano il dito sul fatto che la giornata nera dei treni sia tutt’altro che una eccezione. "I problemi sulla linea alta velocità della capitale continuano a ripresentarsi con eccessiva frequenza", sottolinea il Codacons, commentando quella che definisce una "giornata di passione per gli utenti delle ferrovie italiane". Sulla stessa linea la segretaria del Pd Elly Schlein: "Il guasto nel nodo di Roma è solo l’ennesima pagina dell’odissea quotidiana che vive ogni giorno chi si muove in treno".