Giovedì 10 Ottobre 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

L’Italia dei presunti complotti. Spiati i conti correnti dei politici. Ma è mistero sul mandante

Inchiesta a Bari, 7mila accessi da un bancario infedele: nel mirino anche le sorelle Meloni e alcuni ministri. Nessun legame con il caso di Perugia, dov’è indagato anche un uomo dei servizi segreti per l’estero.

L’Italia dei presunti complotti. Spiati i conti correnti dei politici. Ma è mistero sul mandante

Inchiesta a Bari, 7mila accessi da un bancario infedele: nel mirino anche le sorelle Meloni e alcuni ministri. Nessun legame con il caso di Perugia, dov’è indagato anche un uomo dei servizi segreti per l’estero.

Il dipendente di Intesa Sanpaolo che ha effettuato 7mila accessi ai conti bancari di Giorgia e Arianna Meloni, Andrea Giambruno, Daniela Santanchè e Guido Crosetto, in una vicenda raccontata dal giornale Domani. I cui giornalisti Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Stefano Vergine sono indagati a Perugia con l’accusa di aver chiesto e ricevuto documenti riservati da un pubblico ufficiale. Insieme al magistrato Antonio Laudati e al finanziere Pasquale Striano. Il quale, racconta Il Tempo, aveva messo nel mirino anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Se è vero che i dati sono il nuovo petrolio della quarta rivoluzione industriale, gli accessi infedeli ai database che li contengono e i relativi dossieraggi cominciano a diventare il centro della politica contemporanea. Con la susseguente coda di complotti, immaginari o reali.

IL BANCARIO SPIONE

A Bari la procura ha aperto un’inchiesta su un ex dipendente di Intesa Sanpaolo che avrebbe controllato i conti correnti di militari, vip e politici. A partire dalla premier, dal suo ex compagno e da sua sorella per arrivare al presidente del Senato Ignazio La Russa e al procuratore della Dna Giovanni Melillo. Il bancario è stato licenziato l’8 agosto scorso al termine di un procedimento disciplinare e l’istituto di credito ha segnalato la vicenda ai pubblici ministeri e al Garante della privacy. Gli accessi sarebbero stati realizzati tra il 21 febbraio del 2022 e il 24 aprile del 2024 e avrebbero riguardato gli oltre 3.500 clienti portafogliati di 679 filiali di Intesa Sanpaolo, sparse in tutta Italia. Oltre a quelli dei membri del governo sono stati violati i conti dei governatori rispettivamente di Puglia e Veneto, Michele Emiliano e Luca Zaia, del procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, di ufficiali dell’Arma e della Guardia di finanza.

L’INCHIESTA DI PERUGIA

L’indagine è partita grazie alla denuncia di un correntista di Bitonto. Che ha avvertito gli inquirenti degli accessi dopo averlo saputo dal direttore della sua filiale. E adesso i pm dovranno capire se si tratta di un banale dipendente troppo curioso o di qualcuno che collezionava i movimenti bancari dei vip per rivenderli. A prima vista sembrano esclusi collegamenti con l’inchiesta di Perugia, dove intanto è indagato anche un uomo dell’Aise, i servizi segreti per l’estero. Qui si parla di 7mila accessi a varie banche dati: i file scaricati sarebbero oltre 33mila. Al centro ci sono le “SOS“, ovvero le segnalazioni di operazioni sospette che le banche sono tenute a fare a Bankitalia quando notano grossi versamenti, bonifici dall’estero e operazioni non chiare.

IL DOSSIERAGGIO

E I MANDANTI

Il procuratore Raffaele Cantone non ritiene verosimile che Striano agisse solo per fare favori ai cronisti. E quindi indaga per cercare eventuali mandanti. Le ipotesi di reato a carico dell’ufficiale della guardia di finanza e del giudice sono accesso abusivo a sistema informatico, falso e abuso d’ufficio. E intanto dalle nuove carte di Perugia emerge che Striano aveva provato a interrogare i suoi database anche su Fontana. La prima ricerca risale al 20 ottobre 2022, una settimana dopo l’elezione dell’esponente della Lega a Montecitorio. Poi il finanziere aveva cercato segnalazioni anche su Emilia Romano, la moglie del presidente della Camera. Pochi giorni dopo è arrivata la denuncia del ministro Crosetto che ha fatto partire l’inchiesta. E proprio lui su X si chiede: "Quanti dossier hanno costruito in questi anni? Quanti sono quelli che non conosciamo ancora? Perché, su richiesta di chi, con quali finalità?".