Roma, 13 ottobre 2015 - Matteo Renzi intende portare il limite del contante da mille a tremila euro. La mossa, ancora allo stadio di "proposta", è stata annunciata questa mattina dal premier a Rtl 102.5. Il provvedimento dovrebbe già trovare spazio nella prossima legge di Stabilità. Con questo governo "stiamo facendo paradossalmente cose di centro-destra", dice il ministro dell'Interno Angelino Alfano a riguardo del provvedimento. Dura la reazione di Pier Luigi Bersani: "Non si dica che, alzando la soglia a 3mila euro, si favoriscono i consumi. Chi ha 3mila euro da spendere sicuramente ha la carta di credito. Si incoraggerebbero consumi in nero, riciclaggio, evasione e corruzione come certificato da tutte le agenzie a partire dalle Entrate".
CONTANTI LIBERI - "Una delle cose che proporremo al Parlamento con la legge di stabilità è riportare i livelli del contante alla media europea, al livello francese, da 1000 a 3000 euro", spiega Renzi. "È un modo per aiutare i consumi" e dire "basta al terrore", sapendo che quei soldi "sono comunque tracciati". Il premier non sembra preoccupato dei risvolti legati all'evasione fiscale. "In passato con il governo Monti si è fatta una grande battaglia contro l'evasione e sono assolutamente d'accordo. Ma non sono d'accordo sul metodo, non si fa mettendo fuori dai grandi negozi le gazzelle della finanza. Attraverso gli strumenti informatici recuperi molta più evasione di quanta ne recuperi giocando a cane e gatto sulle strade". Secondo Renzi alzare la soglia del contante è un "piccolo gesto per incentivare i consumi". Anche perché "l'evasione la stiamo combattendo sul serio ed è uno dei motivi per cui in legge di stabilità abbiamo soldi per abbassare le tasse. Ma non attuiamo la politica del terrore: se si ha la possibilità di spendere fino a 3000 euro in contanti, lo si faccia, naturalmente è tutto tracciato". E aggiunge: "Chi fa il furbo lo stronco per bene ma i cittadini per bene non devono essere assediati da un esercito...". La chiusura è da copione: "La mia speranza è che il 2016 sia l'anno della ripresa della svolta".
LE REAZIONI - Esultano Confcommercio (per voce del presidente Carlo Sangalli), Federalberghi e Confesercenti che chiede come prossimo passo il "superamento dello scontrino". Secondo Valentina Castaldini di Ncd "il fatto che il Presidente del Consiglio Renzi accetti la nostra proposta di elevare la soglia dell'uso del contante dal 1000 a 3mila euro conferma il peso di Ncd e di Area Popolare nelle scelte del Governo". Soddisfazione viene espressa anche da Scelta Civica. Protestano invece i consumatori: "Troviamo del tutto immotivata e fuori luogo l'ipotesi di portare da 1.000 a 3.000 euro il limite per le operazioni in contanti. Al posto di andare avanti torniamo indietro", dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. "In una fase in cui le famiglie, nonostante i falsi ottimismi, continuano a non arrivare a fine mese, ci chiediamo - affermano in una nota - a chi possa realmente essere utile un'operazione simile. Chi possa realmente circolare con 3.000 euro in tasca. Oltre alla importantissima lotta all'evasione, fenomeno che nel nostro Paese ha raggiunto la spropositata misura di circa 181 miliardi di euro, il limite imposto al denaro contante aveva un rilevante beneficio anche dal punto di vista della sicurezza. Non vi è davvero nessuna possibile giustificazione - concludono - per questo clamoroso ed insensato passo indietro sul fronte della tracciabilità, della legalità e della trasparenza". E mentre Alfano sottolinea che il governo fa "cose di destra", Bersani attacca: "Così si incoraggiano nero, riciclaggio, evasione e corruzione".
STABILITA' - Quello sui contanti non è l'unico provvedimento che il governo intende inserire last minute nella legge di Stabilità. Nei giorni scorsi si era parlato di allargare la platea dell'ecobonus sulle ristrutturazione. "Stiamo discutendo sul suo potenziamento", conferma il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. I conti non preoccupano, nemmeno dopo la bocciatura della Spagna da parte della Ue: "Siamo sulla strada giusta".