Il guru del digitale e consigliere di Donald Trump, Mark Andreesen, scrive su X che "DeepSeek R1 è una delle innovazioni più sorprendenti e impressionanti che abbia mai visto e, in quanto open source, un incredibile dono al mondo". Peccato, però, che la comparsa sul mercato dell’IA dell’app cinese abbia avuto l’effetto di un uragano sui titoli tech nelle Borse americane e europee: tutti a picco, con il colosso dei microchip Nvidia che crolla di oltre il 17%. E peccato che per lo stesso presidente Usa, che punta all’intelligenza artificiale e su programmi miliardari come Stargate per riaffermare il primato "imperiale" tecnologico americano, la notizia sia l’opposto di un regalo: un vero atto di guerra e di sfida della Cina alla potenza della Silicon Valley sulla frontiera dell’IA. Tanto che, nel giorno della consacrazione ufficiale dell’app del Dragone, a metà pomeriggio la stessa finisce al centro di un massiccio attacco cyber, fino a dichiarare che limiterà la registrazione di nuovi utenti ai suoi servizi.
Il segreto dell’immediato e impetuoso successo di DeepSeek è, in fondo, in poche "elementari" caratteristiche: si tratta di un modello di chatbot altamente competitivo rispetto a quelli più avanzati delle Big Tech Usa, costruito in due mesi a un costo inferiore (solo 6 milioni di dollari contro investimenti miliardari), con chip meno potenti, e oltretutto open source. Il risultato è che la nuova e sconosciuta (fino a poche settimane fa) startup cinese, fondata da un giovane ingegnere, Liang Wenfeng (diventato miliardario applicando la IA ai fondi di investimento speculativi), è riuscita, con DeepSeek-R1, a toccare in pochi giorni il vertice nei download gratuiti dell’App Store di Apple sia in Cina sia negli Stati Uniti, dove ha addirittura scalzato ChatGpt. Ed è ai primi posti anche nelle altre piattaforme.
L’effetto è stato che DeepSeek ha creato uno tsunami sui listini di Borsa: oltre a Nvidia, in rosso sono finiti Broadcom (-16%), Microsoft (-4%), Micron (-8%) e Advanced Micro Devices (-5%). Sotto pressione Constellation Energy (-12%) e Vistra (-19%), impegnati in progetti energetici per l’IA. Male in Europa la olandese Asml (-7,5%), leader mondiale delle stampanti di microchip, mentre il fornitore di test per semiconduttori Advantest ha perso a Tokyo oltre il 9%.
Più di un analista ipotizza che DeepSeek potrebbe far scoppiare la bolla (se lo è) dell’intelligenza artificiale e determinare un cambio di paradigma rispetto alle soluzioni "chiuse" dei grandi player a stelle e strisce (a parte Meta, che ha parzialmente scelto un modello open per i ricercatori). Fino a minare il predominio Usa nel settore. La "Pinduoduo dell’IA", come è chiamata DeepSeek in riferimento alla popolare piattaforma mandarina di e-commerce a basso costo, lascia intravedere modelli evoluti di app a costi contenuti, assicurando prestazioni pari o superiori – secondo valutazioni di settore – rispetto a Llama 3.1 di Meta, GPT-4o di OpenAI e Claude Sonnet 3.5 di Anthropic.
Il punto debole della soluzione cinese (e non è un aspetto secondario) è che si tratta di un’app sottoposta alla censura del Partito comunista cinese: su Tienanmen o su altri argomenti sensibili dà risposte condizionate e non libere. D’altro canto, però, l’aver sviluppato, da parte dei cinesi, un modello evoluto e competitivo in presenza delle sanzioni e delle limitazioni Usa sul trasferimento di chip di ultima generazione rappresenta un semi-fallimento della politica Usa, commerciale e tecnologica, dello stesso Biden, ma anche una minaccia per il progetto Stargate di Trump per accelerare su manifattura di microprocessori e sicurezza di accesso. L’Economic Daily ha rimarcato che il successo di DeepSeek dimostra che "le innovazioni dei modelli possono essere ottenute non affidandosi esclusivamente a hardware all’avanguardia, ma attraverso un’ingegneria intelligente e strategie di formazione efficienti". L’opposto dello schema a alto tasso di investimenti hardware delle multinazionali americane.