Sabato 6 Luglio 2024
PAOLO
Politica

Lezione inglese: andare contromano

Il Regno Unito potrebbe porre fine a 14 anni di governi conservatori sovranisti, eleggendo il laburista moderato Keir Starmer. Una svolta che potrebbe riavvicinare il paese all'Europa e rispondere alle preoccupazioni della gente comune.

Lezione inglese: andare contromano

Lezione inglese: andare contromano

Giacomin

Abituati a guidare contromano rispetto al resto del mondo, i britannici anche stavolta non deludono: voteranno oggi e, secondo previsioni, chiuderanno 14 anni di governi Tory conservator-sovranisti, affidando il numero 10 di Downing Street a un laburista riformista che più moderato non si può: sir Keir Starmer, 61 anni, ex procuratore della Corona. Il contrario di quel che accade in Francia, Germania, Italia, mezzo Vecchio Continente e, se vincesse Trump, Stati Uniti d’America. Non sono solo affari inglesi per diverse ragioni. La prima, Londra ha segnato epoche, ha anticipato al mondo la Magna Charta, il Bill of right, le Suffragette, il servizio sanitario pubblico, il liberismo duro di Margareth Thatcher e il New Labour di Tony Blair. Da dove, oggi, il Regno Unito sembra ripartire archiviando Cameron-May-Johnson-Truss-Sunak e dando fiducia a uno tanto moderato che, in città operaie come Liverpool, dicono che è "solo un Tories in cravatta rossa". Il Labour riformista pare essere andato oltre la sola esigenza di far fronte all’avversario, come tentano Macron e il Noveau Front Populaire per ostacolare Marine Le Pen. Come tentano, in Italia, Schlein, Conte e Bonelli&Fratoianni contro Meloni. Oltremanica i riformisti non si sono chiesti solo come fermare i conservatori, si sono domandati invece, perché populismo e sovranismo hanno dilagato. Dice sir Starmer: per vincere bisogna rispondere "alle preoccupazioni d’ogni giorno della gente comune". Linea che oggi dà al Labour al 40% contro il 20% dei Tories.

La terza ragione è l’Europa. Sunak ha sostenuto l’economia britannica anche se la Brexit ha picchiato più duro della propaganda, ma gli inglesi restano quelli che "c’è nebbia sulla Manica, il continente è isolato". Sir Starmer non tornerà indietro, ma potrebbe inaugurare una stagione di nuovi accordi che riaprano al Regno Unito le porte del mercato comune europeo. Riavvicinare la Gran Bretagna all’Ue, per Ursula von der Leyen, sarebbe storico.