Roma, 6 settembre 2024 – “Caro Presidente, cara Giorgia...”. Inizia così la lettera in cui Gennaro Sangiuliano rassegna dimissioni irrevocabili alla premier Meloni, di cui pubblichiamo il testo integrale in pdf.
"Dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura – scrive Sangiuliano travolto dallo scandalo dopo le accuse dell’imprenditrice influencer Maria Rosaria Boccia -. Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto una prima richiesta di dimissioni e per l'affetto che ancora una volta mi hai testimoniato, ma ritengo necessario per le Istituzioni e per me stesso di rassegnare le dimissioni”.
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E ancora: “È in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il governo”.
La lettera integrale in pdf
"Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare".
"Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo - è un altro passaggio della lettera - A partire dall'aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento)".
"A dicembre a Milano - prosegue - aprirà palazzo Citterio acquistato dal ministero nei primi anni Settanta e poi rimasto inutilizzato per decenni. Sono ben avvianti grandi progetti come l'ex Albergo dei Poveri di Napoli, l'ampliamento degli Uffizi in altre sedi e l'investimento per la Biennale di Venezia.Per la prima volta in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche".
"Sono consapevole, inoltre, di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi".
La lettera termina così: “Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni”.