"Mi scuso di non esserci, ma purtroppo ci sono stati problemi di sicurezza". Così l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, collegato in videochiamata alla seconda giornata di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia in corso a Napoli in cui sono intervenuti tra gli altri il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e l’ex premier Romano Prodi. "Anche ieri (giovedì per chi legge, ndr) – prosegue Cingolani – in un’altra università italiana, nostri tecnici e ingegneri sono stati attaccati fisicamente da gruppi di manifestanti, che esprimono il dissenso in una maniera riprovevole, quindi abbiamo deciso come Leonardo di sospendere, almeno per un mese, le visite in centri accademici perché non è sicuro". Per l’ex ministro è "imbarazzante che questo accada. Andiamo semplicemente a parlare con gli studenti perché c’è carenza di personale Stem ed è importante, per il futuro e il progresso della tecnologia del Paese e dell’Europa, che ci sia grande attenzione alla produzione di cervelli Stem".
La decisione di Leonardo arriva in seguito agli scontri e alle tensioni avvenuti mercoledì all’Università La Sapienza di Roma tra polizia e manifestanti in cui sono stati feriti 27 poliziotti e convalidati due arresti. Inoltre proprio a Napoli, l’8 aprile era avvenuta l’occupazione del rettorato della Federico II. Gli studenti, in un comunicato, avevano sottolineato come "il bando Maeci, la fondazione Med’or e gli accordi stretti tra Italia e Israele rappresentano un punto di non ritorno circa la complicità dell’accademia con il criminale progetto di Israele di cancellazione del popolo palestinese".
Le richieste al centro delle proteste sono le dimissioni dei rettori da Med’or, fondazione legata a Leonardo e la partecipazione degli atenei al bando Maeci per cooperazione tra istituzioni italiane e israeliane in materia di ricerca scientifica al quale le università Normale di Pisa e Torino hanno già deciso di non prendere parte in seguito al responso negativo del senato accademico. La ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha espresso profondo sconcerto per i tecnici di Leonardo che sono stati aggrediti giovedi durante un open day. Bernini ha poi contattato il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, dove si sono svolti i fatti, chiedendo maggiori dettagli.