Sabato 17 Agosto 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Politica

Legge sulla cittadinanza. Forza Italia apre al Pd ma solo sull’ius scholae. E la Lega: nessuna riforma

Il Carroccio attacca gli alleati: "I numeri dimostrano che va già tutto bene così". Frena anche FdI, ma l’azzurra Polverini rilancia: "È ora di portare a termine questo percorso".

Legge sulla cittadinanza. Forza Italia apre al Pd ma solo sull’ius scholae. E la Lega: nessuna riforma

Il Carroccio attacca gli alleati: "I numeri dimostrano che va già tutto bene così". Frena anche FdI, ma l’azzurra Polverini rilancia: "È ora di portare a termine questo percorso".

Galeotta la pallavolo, le Olimpiadi riaprono l’annoso dibattito sulla cittadinanza. E la polemica s’accende. Le attuali opposizioni premono da anni per modificare la legge del 1992 ma ora il tema apre una frattura all’interno del centrodestra, con Forza Italia, attenta al tema dei diritti, che apre. E questo può cambiare le carte in tavola. 

Il punto è se e come modificare la legge del 1992 e passare dall’attuale ius sanguinis (cioè acquisizione solo se si è figli di cittadini italiani o si è adottati, o per matrimonio, o se si è residenti da almeno 10 anni), allo ius soli (acqusizione per nascita sul suolo italiano) o piuttosto passare allo ius scholae o culturae (acqusizione al termine del ciclo di studi, o dopo almeno 5-10 anni di studi in Italia). ll Pd spinge per il modello dello Ius soli, e così M5s, Alleanza Verdi e Sinistra, Azione e +Europa, ma le opposizoni sarebbero favorevolissime anche a Ius scholae o culturae.

La novità rilevante è che Forza Italia si smarca dalla maggioranza di governo e si dice " contraria allo ius soli, ma storicamente favorevole alllo Ius scholae". E’ una posizione che a suo tempo espresse che espresse Silvio Berlusconi e che è tornata d’attualità dopo le recenti affermazioi di Marina Berlusconi sui diritti civili. Apriti cielo. La Lega ovviamente non gradisce e pubblica sui suoi social un post che riprende il titolo di un pezzo di Repubblica accompagnato da un’immagine dove compaiono i volti della segretaria del Pd Elly Schlein e del leader di Forza Italia Antonio Tajani. "La legge sulla cittadinanza – dice la Lega nel post – va benissimo così, e i numeri di concessioni (Italia prima in Europa ) lo dimostrano. Non c’è nessun bisogno di Ius Soli o scorciatoie". È un post che riprende quanto detto in settimana dal sottosegretario all’Interno Molteni ("Con la Lega al governo non ci sarà mai lo Ius soli, una bandierina ideologica e di propaganda della sinistra. La legge sulla cittadinanza c’è, funziona, non va cambiata") ma che Forza italia non condivide affatto ("questo argomento non è nel programma di governo, ognuno ha le sue idee e vanno rispettate tutte. Per stile noi non attacchiamo mai gli alleati", dice il forzista Raffaele Nevi).

Gli azzurri tengono il punto. "È l’ora di portare a compimento quel progetto di legge sullo Ius scholae – osserva l’azzurra Renata Polverini – al quale ho lavorato, con l’incoraggiamento di Silvio Berlusconi, per ben due legislature, assieme a tantissime colleghe e colleghi di Forza Italia e di ogni schieramento politico parlamentare. Il percorso scolastico è il vero e giusto cammino per l’integrazione, e la cittadinanza va riconosciuta al termine del ciclo di istruzione".

Dalle opposizioni viene un plauso ma i giochi si faranno solo in autunno, quando si capirà se e come Forza Italia darà sostanza alle se sue affermazioni votando un testo a favore dello Ius scholae, e nel caso, stante il no della Lega, quale posizione assumerà FdI. Al momento sono oltre 20 – tra proposte di legge e disegni di legge – i testi presentati in Parlamento con al centro il tema della cittadinanza italiana e la modifica dell’attuale normativa. Tra le proposte c’è anche quella sullo Ius scholae, sulla quale potrebe aggregarsi una maggioranza ad hoc. Il tema fu al centro di un ampio dibattito nel 2018, ma il testo finì su un binario morto alla Camera nel 2022. Adesso il tema torna di attualità.

E c’è anche a chi pensa ad un referendum, da usare come ‘pungolo’. "Che in Italia si sia riaperto il dibattito sulla cittadinanza – osserva Riccardo Magi, segretario di +Europa – è una buona notizia. Ma come +Europa stiamo lavorando al referendum per abrogare quelle parti della legge sulla cittadinanza e siamo aperti al coinvolgimento di altre forze politiche, associazioni e società civile". Su questo tema, sarà un autunno caldo.