Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Legge elettorale, verso patto Pd-FI-M5S. Alfano non ci sta

Al via settimana cruciale. Il Pd vede M5S, Si, Mdp e Ap. I 5Stelle confermano l'ok al sistema tedesco, Alfano vuole la soglia di sbarramento al 3%. Lo spettro elezioni tira giù la Borsa (-2%)

Combo tra Berlusconi, Renzi e Grillo

Combo tra Berlusconi, Renzi e Grillo

Roma, 29 maggio 2017 - E' iniziata una settimana cruciale per la legge elettorale, mentre aumenta la possibilità che la riforma consegni un modello in stile tedesco (FOCUS / Come funziona). Renzi fa sapere che è possibile un accordo con Forza Italia e M5S su un modello proporzionale, e avvia incontri al Nazareno. Gli azzurri hanno fatto già sapere di essere della partita e gli elettori 5 Stelle hanno suggellato il via libera arrivato dai vertici. "E' andato tutto bene", ha detto Rosato al termine dell'incontro con i pentastellati, mentre con il partito di Alfano, che vorrebbe la soglia al 3 e non al 5%, restano le divergenze.

BORSA - L'avvicinarsi di possibili elezioni in autunno agita la Borsa di Milano. A Piazza Affari sono prevalse le vendite, con i titoli bancari - ovvero i più sensibili ai temi politici - particolarmente in sofferenza, anche a causa delle complicazioni legate al processo di salvataggio delle banche venete. Alla fine il Ftse Mib ha segnato una perdita del 2,01% che ha comportato la perdita di quota 21 mila punti (20.783); All Share -1,90%. In controtendenza rispetto all'andamento generale il titolo Mediaset, in rialzo dello 0,96% sulla possibilità di un accordo sulla legge elettorale tra Renzi e Berlusconi. 

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LE 'CONSULTAZIONI' - Nella sede del Pd stamattina il segretario e il coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini hanno incontrato Riccardo Nencini, segretario del Psi. Nel pomeriggio si è concluso dopo circa mezz'ora l'incontro tra le delegazioni Pd e M5S. Al tavolo hanno partecipato per i dem i capigruppo di Camera e Senato Ettore Rosato e Luigi Zanda, il relatore Emanuele Fiano. Per i pentastellati presenti Danilo Toninelli, Vito Crimi e Roberto Fico. I cinquestelle, secondo quanto viene riferito, hanno confermato l'ok al sistema tedesco. Come è andato l'incontro? "Molto bene", si è limitato a rispondere Rosato. 

Alla Camera si è tenuta anche la riunione tra il Partito democratico e Mdp. "È stato uno scambio di opinioni, un incontro interlocutorio. Si aspetta la direzione del Pd di domani. Fino ad allora non c'è formalmente la proposta del tedesco, ci siamo riaggiornati a mercoledì. Abbiamo ribadito che non c'è da parte nostra la richiesta di una modifica della soglia del 5%, come è agli atti negli emendamenti", ha detto Alfredo D'Attorre ( Mdp) al termine dell'incontro. "Quando si parla di legge elettorale - ha aggiunto - aspetti che possono apparire di dettaglio sono sostanziali".

"Siamo disponibili ad approvare una legge elettorale che sia interamente proporzionale e se non ci sono trucchi per noi il 5% non è un problema, siamo pronti ad approvare una legge che sia davvero utile al paese", ha affermato il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni dopo l'incontro con Renzi. 

Il leader Pd ha incontrato anche Angelino Alfano, ma le distanze tra i due partiti non sono state superate, tanto da far dire al capogruppo di Ap, Maurizio Lupi, che "le posizioni sono distanti". Tra i nodi irrisolti la soglia di sbarramento del 5 per cento - sulla quale il Pd non intende cedere - e che invece Ap vorrebbe far passare al 3. "Le posizioni sono distanti sia sul tema della legge elettorale e sia sul tema della durata della legislatura. Sarebbe stato naturale per il Pd cercare prima un accordo con il suo alleato di governo e non con le forze che sono all'opposizione. Ho convocato la direzione nazionale del partito il primo giugno e in quella sede prenderemo le nostre decisioni", ha ribadito Alfano.

SALVINI (LEGA) - "Ci hanno proposto il consultellum, l'italicum, il rosatellum, siamo arrivati al tedeschellum, non so quanto duri, a me non piace perché è la legge elettorale dell'inciucio: sia Renzi che Berlusconi dicono votateci, non lo diciamo subito, però poi ci metteremo d'accordo noi due. A me i minestroni non piacciono, però pur avendo la Lega altri interessi, io dico non mi interessa quella che è la convenienza del partito, volete questo? Vi votiamo questo, purché si voti entro i primi di settembre perché a metà settembre, il 15, i parlamentari alla prima legislatura maturano il diritto alla cosiddetta pensione. Quindi votiamo anche questo tedesco, proporzionale, soglia di sbarramento, liste bloccate, fate quello che volete ma fate in fretta. Ho visto che anche Grillo è salito sul carro, Renzi, Berlusconi e Grillo, un autobus bello affollato, la Lega ha detto scegliete quello che volete e lo votiamo". Così il leader della Lega, Matteo Salvini.

GLI EMENDAMENTI - Cuperlo intanto ha annunciato di aver depositato "due emendamenti al testo base di legge elettorale. Entrambi sono un incentivo alla formazione di coalizioni nei collegi uninominali". Uno degli emendamenti, spiega Cuperlo, è "rivolto a rafforzare il principio di coalizioni omogenee a livello nazionale, l'altro è volto a disegnare la grafica della scheda in modo da rendere più evidente agli occhi dell'elettore la natura della coalizione che sostiene un unico candidato nel singolo collegio". "Altri emendamenti sottoscritti da numerose colleghe del Pd, interne ed esterne alla Commissione - conclude Cuperlo - riguardano il rispetto dell'art. 51 della Costituzione sull'equilibrio di genere nella rappresentanza".