Martedì 30 Luglio 2024
BRUNO MIRANTE
Politica

Le multe a rischio: "Autovelox irregolari" sequestri in tutta Italia. Salvini: faremo ordine

L’operazione, partita da Cosenza, si è allargata poi in Emilia e Lombardia. Secondo la procura calabrese il sistema di rilevazione non è omologato. Il Codacons: le sanzioni non pagate ora possono essere contestate.

Le multe a rischio: "Autovelox irregolari" sequestri in tutta Italia. Salvini: faremo ordine

Il ministro dei Trasporti e leader leghista Matteo Salvini, 51 anni

Sigilli agli autovelox illegali in tutta Italia, con polemica politica annessa. Il primo passo, per competenza ministeriale, è del Carroccio. "La Lega, in primis il ministro Matteo Salvini, è al lavoro per mettere ordine in una situazione di caos. La salvaguardia degli utenti della strada e dei pedoni è una priorità, ma senza tartassare i cittadini con migliaia di autovelox illegali che non aumentano la sicurezza ma solo le multe". Sanzioni, che secondo il Codacons "possono essere contestate purché la sanzione non sia stata già pagata".

La stretta sugli autovelox era stata voluta dal ministro delle Infrastrutture solo poche settimane fa per contrastare le anomalie del settore. L’aver introdotto l’obbligo per i comuni di autorizzazione da parte delle prefetture, infatti, non sembra aver messo al riparo cittadini e automobilisti dalle conseguenza di un utilizzo non consono delle apparecchiature di rilevazione della velocità.

L’azione della Polstrada è partita da Cosenza,dove a distanza di un anno dall’ultima volta la Polstrada ha nuovamente sequestrato alcuni autovelox ritenuti illegali attivi sulla rete stradale provinciale e non solo. Il provvedimento, che riguarda misuratori di velocità attivi anche in altre zone d’Italia, compresa l’Emilia Romagna, è stato emesso dal gip nell’ambito di un’attività d’indagine delegata dalla Procura di Cosenza e a seguito delle risultanze degli accertamenti sulla "non legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-exspeed v 2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale". Il legale rappresentante della società appaltatrice è stato denunciato in stato di libertà per frode nella pubblica fornitura.

Gli accertamenti effettuati, secondo quanto riferito dalla Polstrada di Cosenza, hanno consentito di appurare non solo la mancata omologazione ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici aditi riconoscono oltre l’annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese.

"Il prototipo depositato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è risultato differente dalla versione modificata che la società ha fornito, in un secondo momento, ai Comuni. Da qui il provvedimento. Al momento gli autovelox T-exspeed v.2.0 sono stati scollegati" - ha spiegato Giancarlo Baiano dirigente della Polstrada di Cosenza. "Il provvedimento - ha aggiunto Baiano – è stato notificato alla società che fornisce questa tipologia di servizi con questo apparato e ovviamente anche ai comuni che hanno contratto d’uso con società". Va considerato che il sequestro effettuato nel Cosentino ha riguardato apparecchiature presenti in vari comuni e città quali Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini, San Martino in Pensiliis. Insorgono intanto le associazioni dei consumatori da Assoutenti ad Adiconsum, a Codacons.