Roma, 10 aprile 2024 – L’ufficialità sarà data a breve, ma Giorgia Meloni si candiderà capolista di Fratelli d’Italia alle elezioni europee dell’8-9 giugno in tutta Italia. L’annuncio lo farà il 28 aprile a Pescara, alla conferenza programmatica di FdI. L’obiettivo è ottenere il massimo dei voti, risalendo nei sondaggi fino a migliorare, almeno nelle intenzioni, il 26% delle politiche del 2022. Ma la premier ha anche un obiettivo tutto personale, ovvero raggiungere il milione e mezzo di preferenze "per dare un segnale chiaro di forza sia interno – si sostiene nel partito – verso gli alleati di governo, sia in Europa".
Quasi certamente anche Antonio Tajani si candiderà capolista di Forza Italia, mentre Matteo Salvini, se non cambierà idea all’ultimo, punterà come capolista della Lega in tutta Italia sul generale Roberto Vannacci.
Quasi tutti in pista, quindi, i leader, ma se la premier punta, in sostanza, su un successo personale, sia la Lega che Forza Italia cercano invece di strapparsi reciprocamente spazi al centro nell’ottica di guadagnare il secondo posto in coalizione dopo le urne europee, momento destinato a cambiare anche gli equilibri interni alla maggioranza di governo.
E così, ieri Forza Italia ha ufficializzato l’accordo con Maurizio Lupi di Noi Moderati per la presentazione di liste unitarie alle europee con l’ambizioso obiettivo di superare il 10%. L’annuncio è arrivato dai due leader, Antonio Tajani e appunto Lupi: in primo piano ci sarà il simbolo di Forza Italia con le scritte Partito Popolare Europeo e Berlusconi Presidente, in basso la nuova scritta Noi Moderati. "Forza Italia e Noi Moderati stanno lavorando per cercare di rinforzare e dare una prospettiva più ampia al progetto che deve vedere il Ppe al centro della politica europea", ha detto Tajani. "La sfida è condividere un progetto politico – ha poi aggiunto Lupi – non siamo somma di simboli: un centro forte rafforza il lavoro di Meloni". Intanto, il governatore ligure Giovanni Toti, che plaude all’accordo, fa capire che non vedrebbe male un ritorno tra le fila azzurre: "Ne discuteremo al momento opportuno", dice. E se Forza Italia cerca di rafforzarsi al centro, lo fa anche Salvini arruolando Lorenzo Cesa e la sua Udc. Il patto è stato formalizzato alcuni giorni fa e passa attraverso la costituzione di un gruppo Udc alla Camera, con l’aiuto del Carroccio.