
Avs e M5s disertano le manifestazioni, anche quella di oggi con Landini
La delegazione del Partito democratico in marcia con l’associazione degli ucraini in Italia a tre anni dall’invasione della Russia. La maratona virtuale per la pace di oggi organizzata dalle reti per il disarmo con la presenza del leader Cgil Maurizio Landini. E, in mezzo, il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra che non partecipano a nessuna delle due e ricevono in cambio accuse di putinismo. L’opposizione sull’Ucraina è divisa, lo scontro tra Giuseppe Conte e Carlo Calenda sembra ormai insanabile e mentre anche Italia viva scende in piazza, il Pd finisce sotto gli strali di Nicola Fratoianni per il prossimo voto in Europa a favore di un nuovo pacchetto di armamenti da inviare a Kiev: "Quello che diciamo è che noi siamo radicalmente contrari ad aumentare la spesa militare nazionale. Mi pare un dibattito fuori dalla storia".
L’OPPOSIZIONE E L’UCRAINA A Milano scendono in piazza un migliaio di persone e per il Pd si presenta Pierfrancesco Maran insieme a Marco Cappato dei Radicali, e Ivan Scalfarotto e Lisa Noja di Italia viva. Tra i cartelli uno recita "Trump fantoccio di Putin", mentre su un altro c’è la scritta "In un mondo pieno di Putin, Trump, Musk, sii Zelensky". A Napoli tra canti e preghiere viene esposta una gigantesca bandiera: "Basta morti, ma la pace deve essere giusta". Carlo Calenda di Azione, in collegamento da Odessa alla manifestazione di Roma (in piazza per il partito c’era Valentina Grippo), si dice "desolato da quello che vedo negli Stati Uniti, dove un gruppo di affaristi prende per la gola un popolo di eroi e combattenti, ma anche per quello che vedo anche in Europa e talvolta in Italia, per l’incapacità di prendere una posizione ferma. Per noi la libertà dell’Ucraina è la libertà dell’Europa, per noi la libertà dell’Europa e l’Ucraina oggi è la libertà dell’Occidente".
LA MANIFESTAZIONE SALTATA... A Roma per il Pd vanno Giuseppe Provenzano, Cecilia D’Elia, Filippo Sensi, Andrea Casu, Lia Quartapelle e Beatrice Lorenzin. E c’era anche l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Ma oggi avrebbe dovuto invece tenersi la manifestazione pro-Ucraina che avrebbe dovuto portare in piazza Pd, Forza Italia, +Europa e Azione, secondo la proposta di Calenda a Elly Schlein bocciata dalla segretaria dem con l’argomento che il partito avrebbe partecipato a quelle organizzate dalla comunità ucraina, anche se all’epoca l’ok ufficiale non era ancora arrivato.
...E QUELLA DEI PACIFISTI Intanto Europe For Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Sbilanciamoci e Coalizione Assisi Pace Giusta organizzano nell’anniversario dell’aggressione russa una serie di sessioni virtuali sul tema del Cessate il fuoco: "È la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti, affari o accordi segreti". Tra gli ospiti Luciana Castellina (Arci), Gianfranco Pagliarulo (Anpi), ma anche l’europarlamentare dem Marco Tarquinio. Nessuna presenza è stata annunciata di esponenti Avs e M5s.