Impossibile immaginarle più diverse di così. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. In un’estate infuocata, anche le rispettive vacanze paiono rispecchiare personalità ben distinte e differenze di percorso, dopo relazioni sul filo non pervenute a intese più alte: non una rottura, ma una sopraggiunta e spiacevole distanza sì, visto l’ampio catalogo di momenti insieme – in elicottero sul biliardo romagnolo alluvionato, oppure a Tunisi in missione anti sbarchi.
Ursula, plasticamente in relax dopo la rielezione del 18 luglio (senza i voti di FdI), si fa ritrarre su un fresco prato nordico nelle vacanze agli sgoccioli, tutte trascorse con la famiglia (il marito Heiko e i sette figli, a rotazione). Sta comodamente appoggiata al tronco di un albero. Con gli occhialetti da lettura appena abbassati, guarda dritta nell’obiettivo che la ritrae accompagnata da due libri: il saggio Democrazia e rivoluzione, che racconta la rottura generazionale tra la gioventù ecologista e la politica tedesca incapace di rispettare gli accordi di Parigi, e il romanzo La Festa, trama ambientata nel 1947: "Il crollo un albergo sulle scogliere della Cornovaglia risparmia solo chi sta raggiungendo la spiaggia per divertirsi. Una coincidenza?". Di sicuro non lo è il set rilassato-impegnato scelto dalla commissaria VdL. La didascalia social finalizza il messaggio: "L’estate è il periodo migliore per recuperare un po’ di lettura! Il Book Day Lovers è il giorno in cui condividere la nostra passione per i libri, l’importanza che hanno nella nostra vita e consigli per gli altri".
E Giorgia? Per il quarto anno di fila santifica le ferie in Valle d’Itria. La sua passione per la Puglia, rinforzata dal G7 di Borgo Egnazia, si rinnova nella masseria di Ceglie Messapica che dall’esterno sembra un fortino pronto a resistere a ogni assedio. Nessuna foto fresca. Privacy sovrana. Le attenzioni sono tutte per Ginevra, felice per la compresenza dei genitori, come annunciato dalla presidente del Consiglio a Chi: "Io e Andrea, che rimane il padre migliore che potessi desiderare per mia figlia, abbiamo mantenuto un buon rapporto. Quando possiamo passiamo del tempo insieme con Ginevra". Così ecco Giambruno, ma non solo lui. In masseria si riposano la sorella Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di FdI, e il marito Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura. In pratica, la leader e tutti quelli che contano. Vista la formazione, due i rischi plausibili: 1) schivare i lanci di prelibatezze made in Puglia che l’ambizione dei produttori infliggerà al ministro competente; 2) trasformare i momenti di riposo in summit volanti. Perché l’attualità non fa sconti e un giorno può partire l’ordine di rettificare il ministro della Difesa Guido Crosetto che contesta l’offensiva ucraina in Russia e l’altro chissà cosa può succedere. Capita una volta ogni quattro anni di applaudire le azzurre del volley campionesse olimpiche all’ora di pranzo, e per il resto è più facile che già al caffè si manifestino i problemi. Il più evidente è in Europa.
Dopo non averla votata, Giorgia chiede a Ursula un commissario di peso per Raffaele Fitto, l’uomo del Pnrr. Ursula, felice – adesso – di non dover onorare cambiali, fa sapere che l’Italia, come tutti, dovrà suggerire due profili – un uomo e una donna – e poi lei sceglierà. Così Giorgia pensa non solo a Elisabetta Belloni, a capo del Dis, ma anche a Letizia Moratti, appena euroeletta con FI. Però non è convinta. Teme la fregatura travestita da equilibrio di genere. Ha tempo fino al 30 agosto per dare i nomi. Rilassarsi in vacanza non sarà semplice. Chissà se Ursula può consigliarle un buon libro.