C’è malcontento sui social e il popolo della Rete discute di sicurezza, politica, trasporti, ambiente e sanità. È quanto emerge da un recente monitoraggio, condotto da Adnkronos attraverso la piattaforma SocialData, che ha analizzato le conversazioni online e social riguardanti l’Umbria nel periodo compreso tra marzo e ottobre 2024 per vedere quali fossero gli argomenti al centro del dibattito del web in vista dell’appuntamento elettorale di domani prossima.
Il report ha considerato 1,9 milioni di conversazioni e 60,2 milioni di interazioni, offrendo una visione approfondita sui temi più discussi e sul sentiment delle due principali province, Perugia e Terni. Il sentiment negativo in Umbria si attesta al 22,2%, con la sicurezza al centro delle preoccupazioni dei cittadini, soprattutto a Perugia, dove raggiunge il 33,2%. La politica, alimentata dalle elezioni europee e dalle prossime regionali, emerge come il tema più discusso, seguita da lavoro, trasporti, ambiente e sanità. In particolare, le conversazioni segnalano l’attenzione sui servizi essenziali, come sanità ed economia, indicando una crescente preoccupazione sulla gestione delle risorse regionali. Andando ad analizzare i dati per provincia, con oltre 652.000 conversazioni, Perugia risulta la provincia con maggiore attività online.
Politica, economia e ambiente sono i temi più trattati, con il sentiment negativo più alto concentrato su sicurezza (33,2%), politica (29,6%) e trasporti (28,5%). Da notare il contrasto tra i post negativi su droga e criminalità e quelli positivi relativi a eventi sportivi e culturali. Terni, invece, segue il capoluogo con circa 430.000 conversazioni, concentrandosi su politica e sicurezza, ma anche su sport e turismo, temi con un alto livello di sentiment negativo (rispettivamente 33% e 24%).
Problemi di trasporto come quelli sulla linea ferroviaria Orte-Falconara sono stati frequentemente discussi, contribuendo al malcontento riguardo la gestione locale del turismo. Grande attenzione anche sui temi più economici come “Made in Italy”, disoccupazione, agricoltura e innovazione. Tra i settori trainanti dell’economia regionale spiccano il tessile, la meccanica e, l’agroalimentare e in particolare, la coltivazione del tabacco. Quest’ultimo rappresenta una filiera strategica per l’Umbria, sostenendo migliaia di posti di lavoro e contribuendo al prestigio del Made in Italy.
Perugia ha registrato numerose conversazioni su questi argomenti, con la disoccupazione che ha mostrato un sentiment negativo del 43%. A Terni, invece, il Made in Italy è stato legato a questioni come il rallentamento dei finanziamenti per le acciaierie. Anche la disoccupazione femminile è un tema rilevante, seguita da preoccupazioni per l’innovazione, dove il sentiment negativo (14,3%). La cultura si è affermata come un tema emergente, rappresentando il 17,1% delle conversazioni con un sentiment negativo del 45,7%, evidenziando così un forte dibattito sulle politiche culturali umbre. L’Umbria appare come una regione in fermento su questioni cruciali come politica, sicurezza e trasporti.
In generale, il sentiment negativo rimane moderato ma la sicurezza rappresenta ancora un’area critica. La regione si dimostra pronta a confrontarsi su temi centrali per il futuro locale, con le imminenti elezioni che inevitabilmente contribuiranno a intensificare il dibattito politico.