Mercoledì 7 Agosto 2024
ELENA G. POLIDORI
Politica

L’avviso di Meloni: "Dobbiamo correre di più". In agenda manovra e riforme

La premier interviene, prima del Gran Premio, all’Autodromo di Monza. E non va a Cernobbio. Giorgetti: "Il superbonus? A pensarci mi viene mal di pancia, ingessa la politica economica".

Giorgia Meloni in posa con il team Ferrari all'Autodromo di Monza

Giorgia Meloni in posa con il team Ferrari all'Autodromo di Monza

Monza, 4 settembre 2023 – "Dobbiamo correre di più". L’esortazione – rivolta al governo – arriva direttamente dalla premier Giorgia Meloni, ieri in visita in un luogo dove a correre si è piuttosto abituati: l’Autodromo nazionale di Monza. La presidente del Consiglio è stata ospite del circuito di Formula Uno, nella blindatissima "F1 hospitality". Ad accompagnarla la sorella Arianna, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, della PA Paolo Zangrillo e delle Imprese, Adolfo Urso e dove ha incrociato sia Flavio Briatore che Barbara Berlusconi prima di essere raggiunta da Matteo Salvini. La premier ha usato l’avvenimento sportivo come metafora per rappresentare l’azione di governo dei prossimi mesi, dove "la velocità diventa per noi anche fonte di ispirazione perché abbiamo bisogno di correre di più per far correre di più questa nazione".

Giorgia Meloni in posa con il team Ferrari all'Autodromo di Monza
Giorgia Meloni in posa con il team Ferrari all'Autodromo di Monza

Certo, l’appuntamento di Monza ha fatto sì che Meloni disertasse un altro appuntamento, quello del Forum Ambrosetti di Cernobbio. Probabilmente per evitare possibili polemiche con alcuni rappresentanti del mondo bancario dopo il prelievo sull’extragettito deciso dall’Esecutivo. È stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a spiegare a Cernobbio le linee guida entro cui si muoverà il governo in campo economico. Per Giorgetti i conti pubblici sarebbero in grave sofferenza a causa del superbonus ("al solo pensarci mi viene il mal di pancia", ha detto) e la manovra non potrà che essere "prudente" visto che dovrà fare i conti con risorse evidentemente scarne. Aggiungendo, sempre sul superbonus, che "ingessa la politica economica, non lascia margine ad altri interventi". Almeno per quest’anno l’1% di crescita potrà, ha aggiunto il ministro, essere confermato, ma sul prossimo i problemi non mancano. La priorità sarà data al taglio del cuneo, favorendo il più possibile il mondo del lavoro e le famiglie.

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Quanto alla tassa sugli extraprofitti, misura che potrebbe entrare stavolta tra i simboli del governo Meloni, Giorgetti ha aperto a possibili modifiche nel passaggio parlamentare, come già auspicato da Forza Italia. La norma resta, ha rivendicato Giorgetti, ma potrà essere migliorata. Ma la premier sa perfettamente che se la manovra dominerà la scena fino alla fine dell’anno, i dossier caldi su cui bisognerà mettere d’accordo Forza Italia e Lega non sono meno importanti.

E un primo appuntamento per testare l’umore degli alleati sarà il vertice di mercoledì pomeriggio a palazzo Chigi. Riunione per fare il punto sulla legge di Bilancio, ma anche sulle riforme costituzionali e sulla giustizia. Ospite del forum Ambrosetti, Carlo Nordio ha rassicurato sui tempi "non ci sarà nessuno slittamento" del cronoprogramma della riforma della giustizia. Il Guardasigilli ha annunciato che presto arriverà (probabilmente anche con un decreto) la seconda parte della riforma. Più lunghi i tempi per la separazione delle carriere. In più il ministro della Giustizia è al lavoro con Matteo Piantedosi su un pacchetto sicurezza, ma forse non solo.

La premier, poi, giovedì volerà in India per il G20, mentre si sta lavorando a un provvedimento a favore delle periferie che dovrebbe prendere spunto proprio dalla visita dI Meloni a Caivano.