Giovedì 2 Gennaio 2025
COSIMO ROSSI
Politica

L’attacco al corteo. La Brigata Ebraica: : "Egemonia dei violenti sulla giornata"

Nel mirino degli studenti il giornalista Parenzo. E Quartapelle (Pd) racconta: "Noi aggrediti, tagliato il nostro striscione. Presenterò un’interrogazione a Piantedosi".

L’attacco al corteo. La Brigata Ebraica: : "Egemonia dei violenti sulla giornata"

È andata disattesa l’esortazione del filosofo Massimo Cacciari a smetter di "chiedere abiure e pentimenti". Passata la festa del 25 aprile, la liturgia delle definizioni e i distinguo rinvigorisce a scapito di tutto. Se da Pescara FdI accusa la sinistra di demonizzare "fascisti immaginari" comportandosi perciò da "veri fascisti". E, se a Milano il parapiglia con la Brigata Ebraica assume contorni confusi, le tensioni ben più vigorose, ma interdette dalle forze dell’ordine, della manifestazione romana hanno un ulteriore strascico sotto gli studi de La7, dove una delegazione di giovani ProPal hanno inscenato una protesta contro il giornalista Davide Parenzo, che respinge la criminalizzazione delle proprie critiche.

Tra bagarre alle manifestazioni, atti vandalici e lezioni orali e scritte, rassettare il giorno dopo è sempre più complicato che festeggiare. Per il parapiglia milanese ci sono otto denunce e per un egiziano di 21 anni il giudice delle direttissime ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di dimora a Milano, con il nulla osta per l’espulsione, in quanto irregolare. Si tratterebbe di un gruppo di nordafricani di seconda generazione soliti stazionare in piazza e del tutto indifferenti alla festa, finiti nella gazzarra a loro detta per interporsi e forse per ebbrezza. La difesa non convince il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano, Davide Romano, che parla di un "25 aprile egemonizzato dai violenti", considera una ferita "l’aggressione da parte di ragazzi arabi" e critica "la legittimazione di gruppi ProPal con pulsioni antidemocratiche".

A Roma la tensione era anche maggiore. La deputata dem e vicepresidente della Commissione Esteri, Lia Quartapelle, che il 25 aprile ha partecipato come tutti gli anni al corteo della Brigata ebraica, racconta l’assalto: "Reggevamo uno striscione che diceva ‘Due popoli, due Stati’ che è stato tagliato in più punti. Il nostro spezzone, con anziani e ragazzi minorenni - Continua Quartapelle – è stato aggredito da giovanissimi con bastoni e oggetti da taglio. Siamo stati lasciati soli dalle forze dell’ordine arrivate dopo parecchi minuti". La deputata dice che solo grazie ai City Angels non è successo qualcosa. E aggiunge: "Presenterò un’interrogazione al ministro Piantedosi per chiedere perché le forze dell’ordine non abbiano scortato chi portava la stella di David in manifestazione".

Gli studenti di Cambiare rotta e Osa chiedono al giornalista Parenzo di ritrattare "quello che ha detto riguardo agli studenti contro la guerra". La replica: "Io rendo conto di quello che dico e non di altro. Mi hanno messo nel mirino come fossi un criminale". Solidarizzano con Parenzo diversi esponenti di FI e FdI. Il sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano, chiama in causa il filosofo cattolico Augutsto Del Noce, che "distingueva tra fascismo storico e fascismo demonologico". Pare quasi una nemesi, l’anonima mano nera che ha vergato la scritta "partigiano giudeo" sulla targa della piazza di Marsala dove Comune e Anpi avevano deposto una corona d’alloro.