Lunedì 12 Agosto 2024
ANTONIO PETRUCCI
Politica

Overtourism, contro l’assalto dei turisti semafori anti ingorgo per i selfie e accessi limitati con i sensori

Rimini con 7 milioni di presenze ogni anno arriva al 95% dello sfruttamento del suolo. A Venezia scatta una sanzione di 350 euro per i gruppi di oltre venticinque persone

Turisti aspettano un taxi alla stazione di Firenze

Turisti aspettano un taxi alla stazione di Firenze

Venezia, 12 agosto 2024 – L’estate 2024 potrebbe essere ricordata per un tormentone che nulla ha a che vedere con canzoni orecchiabili e spensierate, bensì con un problema che sta investendo gran parte delle principali località turistiche italiane e non solo: l’overtourism. L’Organizzazione mondiale del turismo ne ha dato una definizione puntuale, che ben sottolinea le conseguenze negative di tale fenomeno: "È l’impatto del turismo su una destinazione, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e la qualità delle esperienze dei visitatori".

La plateale protesta portata avanti a inizio luglio dai cittadini di Barcellona, che hanno spruzzato i turisti con pistole ad acqua, per richiamare l’attenzione dei media sul fenomeno, ha raggiunto il suo scopo, riaccendendo i fari su un problema che pure ha origini lontane nel tempo. Già da anni, infatti, si parla della necessità di introdurre dei ticket per accedere alle città d’arte, con Venezia capofila dell’iniziativa, la cui fase sperimentale si è conclusa nei giorni scorsi, e ha portato all’incasso per la città lagunare di 2.2 milioni, grazie al pagamento, da parte di 440mila turisti, del biglietto di ingresso di 5 euro. Tale iniziativa, durata dal 25 aprile al 13 luglio, non ha però scoraggiato più di tanto il turismo di massa, in una città che nel 2023 ha chiuso con oltre 13 milioni di pernottamenti.

Se da un lato questo turismo di massa aumenta le entrate, dall’altro costringe le amministrazioni comunali ad affrontare un problema nella gestione dei mezzi pubblici, nella qualità delle esperienze culturali e nella gestione dell’ordine pubblico. Dopo il periodo di forzato immobilismo causato dalla pandemia da Covid-19, sono sempre di più gli italiani che viaggiano, e se non possono permetterselo, arrivano a chiedere un prestito per le vacanze, come confermato da un’indagine commissionata da Facile.it, che vede un aumento del 2% di tali erogazioni rispetto al 2023.

Un altro dei motivi di questo overtourism, è l’improvvisa celebrità di cui godono alcune località. Un classico esempio è quello della baia di Maya nell’isola di Ko Phi Phi Leh in Thailandia, divenuta famosa nel 2000 per il film The Beach interpretato da Leonardo Di Caprio, e che portò alla perdita di circa l’80% della barriera corallina, a causa dell’eccessivo afflusso dei visitatori. Tornando alla nostra Penisola, una delle città più in sofferenza è senza dubbio Rimini, che ogni anno coi suoi 7 milioni di turisti arriva ad avere uno sfruttamento del suolo pubblico pari al 95%, che ne colloca la provincia al primo posto delle più sovraffollate (138.37), dinanzi a Venezia (133.70) e Bolzano (125.94), stando agli Indici complessivi di sovraffollamento turistico. Per ovviare a questi picchi di turismo di massa i Comuni hanno messo in campo diverse strategie. A causa dei selfie dei villeggianti, sull’Alta via del Sale, tra la strada bianca che collega Limone Piemonte (Cuneo) fino all’entroterra ligure, un percorso tortuoso e che offre una vista che attrae molti turisti è scattato il senso alternato.

Contro l’invasione degli ultraturisti nella valle di Fassa speciali sensori. Sui Passi dolomitici la strategia è già tracciata, con regolamentazione del traffico e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio. Le app supportano i lidi pugliesi, spiagge a numero chiuso e ticket di ingresso sono le misure per limitare la pressione sugli ecosistemi in Sardegna.

Tassa di sbarco raddoppiata a Capri, circolazione a targhe alterne in costiera amalfitana, numero chiuso e accesso su prenotazione in alcune spiagge libere a Napoli sono invece le principali misure attuate in Campania. Mentre a Venezia sono scattate le multe (350 euro) per i gruppi superiori alle 25 persone.