Domenica 11 Agosto 2024
COSIMO ROSSI
Politica

Laboratorio Liguria. La destra cerca un civico. Conte appoggia Orlando ma Renzi agita le acque

Il futuro delle coalizioni passa da Genova, alle prese con il dopo-Toti. Per i grillini la sfida è sostenere l’ex ministro dem nonostante Italia viva. Il leghista Rixi: "Il nostro candidato? C’è già". Ma il nome è un mistero

Roma, 10 agosto 2024 – Se il nome c’è già, "io non lo conosco", confida un informato deputato di maggioranza. Diversamente da quanto annunciato dal viceministro leghista alle Infrastrutture Edoardo Rixi, il centrodestra non sembra infatti aver ancora risolto la scelta della figura su cui puntare per la corsa alla presidenza della Regione Liguria alle elezioni fissate per il 27 e 28 ottobre. A differenza del centrosinistra: dove il nome dell’ex ministro dem della giustizia e del lavoro, Andrea Orlando, si profila come l’unico e il più persuasivo in campo. Piuttosto è proprio il perimetro del campo progressista ligure ad apparire ancora incerto.

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Andrea Orlando

Il repentino collocamento di Italia Viva nel fronte del centrosinistra da parte di Matteo Renzi suscita infatti diffidenze da parte della frangia ecologista e di sinistra, oltre che pentastellata, dello schieramento. Uno scenario che fa della Liguria una sorta di laboratorio in miniatura della politica nazionale.

La maggioranza si trova infatti alle prese con le ricadute del voto europeo, lo smarrimento della premier Giorgia Meloni per l’(auto)esclusione dal salotto dei bottoni europeo e i conseguenti attriti crescenti tra Lega e Forza Italia; che non a caso sostiene (non solo in Liguria) la via delle candidature civiche per stemperare le cariche identitarie degli alleati di destra e allargare la presa sui consensi moderati centristi. L’opposizione, dal canto suo, deve ancora trovare la quadra per la definizione del perimetro di coalizione: rispetto al quale non bastano né la "testardaggine" unitaria della segretaria dem Elly Schlein né il salubre impegno a rifiutare veti, ma si fa sempre più urgente la necessità di un minimo profilo programmatico, o massimo comun denominatore.

La Liguria risulta perciò estremamente rappresentativa. "Il nome secondo me c’è già, bisognerà aspettare il momento utile per tirarlo fuori", ha detto ieri Rixi. Dopo le dimissioni di Giovanni Toti in seguito alle inchieste giudiziarie, il segretario ligure del Carroccio afferma la necessità di "andare oltre una parte politica". Parole sostanzialmente in linea con la ricerca di una figura civica proposta da FI. Anche se, dopo i numerosi dinieghi, l’individuazione di un nome civico "puro" pare sempre più difficile. Circolano perciò quelli della giornalista e parlamentare di Noi moderati Ilaria Cavo e dell’avvocato e vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, col sindaco (civico di area leghista) Marco Bucci nel ruolo di possibile jolly. Mentre FI ha "messo a disposizione" l’ex sindaco di Rapallo e coordinatore locale Carlo Bagnasco.

L’importanza delle trame e le figure civiche, ovvero del consenso centrista che possono intercettare personalità del mondo imprenditoriale o accademico, si misura ad esempio nal fatto che a Genova Italia Viva appoggi l’amministrazione Bucci. Controversia da sciogliere nell’ottica della sfida regionale, e che si porta dietro specialmente le politiche in tema di grandi opere pubbliche, ambientali e industriali. Tutte questioni su cui anche Azione per il momento si mantiene in posizione defilata e "di attesa" rispetto al campo progressista e alla stessa candidatura Orlando. Che non sembra però avere alternative.

Mercoledì pomeriggio l’esponente spezzino del Pd si è intrattenuto con Giuseppe Conte nei corridoi di Montecitorio mentre l’aula discuteva l’approvazione del Ddl carceri. Stando alle ricostruzioni giornalistiche, riportate dal Giornale, il leader 5 Stelle avrebbe garantito l’appoggio del movimento alla candidatura, chiedendo però il tempo di "far digerire" la scelta a iscritti e dirigenti, da sempre recalcitranti su qualunque personalità di lungo corso del Pd. Di qui la decisione di "anteporre il progetto per la Liguria" all’ufficializzazione della candidatura a governatore, rimandata perciò a dopo le ferie. In cambio il M5s avrebbe ottenuto dal Pd la disponibilità a individuare figure terze per le amministrative di Genova e La Spezia nel 2027.