Venerdì 26 Luglio 2024
GABRIELE
Politica

La stampa chiede solo serietà e risposte

Il presidente Mattarella sottolinea l'importanza dell'informazione professionale e la necessità di proteggere i giornalisti. Il settore affronta sfide di sopravvivenza legate alla tecnologia e alla ricerca di contenuti gratuiti. È urgente una risposta organica da parte delle istituzioni.

La stampa chiede solo serietà e risposte

Il presidente Mattarella sottolinea l'importanza dell'informazione professionale e la necessità di proteggere i giornalisti. Il settore affronta sfide di sopravvivenza legate alla tecnologia e alla ricerca di contenuti gratuiti. È urgente una risposta organica da parte delle istituzioni.

Canè

Intanto chiariamo un concetto: comunicazione e informazione non sono la stessa cosa. La prima vive allo stato brado sui social, brodo di coltura di siti improbabili e fake news. La seconda è affidata a professionisti, in aziende dedicate, con i vincoli imposti dalle leggi civili, penali e internazionali, delle norme istitutive dell’Ordine. Diceva il grande Enzo Biagi: per fare bene il mestiere basta osservare i 10 comandamenti. I giornalisti ne osservano molti di più. Se sbagliano, pagano.

Riassumendo: chi fa un post comunica quasi senza regole, chi confeziona un giornale cartaceo, digitale, radio o tv, fa informazione. È di questa che parla il presidente Mattarella ricordandone lo spessore costituzionale, e attribuendo un valore eversivo a ogni tentativo di intimidirla. Con un campionario sempre più vasto di protagonisti, da CasaPound ai Black Bloc, dalla mafia ai cani sciolti. Grazie Presidente. Perché cercare notizie non è un difetto, ma un mestiere, appunto, e per trovarle a volte è meglio non mostrarsi, senza per questo essere presi a botte. Insomma, emerge sempre di più una questione seria di tutela fisica e di ripulsa politica: per entrambe va alzata l’asticella. Parecchio.

Poi c’è il problema della sopravvivenza del settore in rapida e profonda mutazione tecnologica, in un mondo globale in cui i contenuti professionali faticano a rendersi riconoscibili, e da cui si pretende di pescare tutto e gratis. Tema complessivo che non sembra angosciare un Palazzo popolato di giornalisti. Molti di sola tessera, ma alcuni di antico e qualificato mestiere come il vicepremier Tajani, non a caso sempre vigile sui problemi del settore. È da questo Palazzo che giustamente Ordine ed Editori attendono (non da oggi e per ora invano) una risposta organica, pronta, compiuta. Vitale. Quella che sollecita Mattarella. E che sta scritta, di fatto, nella nostra Costituzione.