Martedì 12 Novembre 2024

La Sardegna ha la sua prima governatrice donna. Todde: “Dopo 75 anni abbiamo rotto il tetto di cristallo”

Alessandra Todde, imprenditrice sarda, classe 1969, ha studiato a Pisa: “Sono felice che i sardi si siano ricordati della loro storia e abbiano risposto ai manganelli con le matite”. Sul campo largo: “La Sardegna non è un laboratorio perché i sardi non sono cavie”

Roma, 27 febbraio 2024 – “Dopo 75 anni abbiamo rotto il tetto di cristallo”. Alessandra Todde, imprenditrice sarda, classe 1969, è la prima donna presidente di regione in Sardegna. “Ringrazio tutti. Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione”. Un traguardo importante e non solo per lei, ma per tutte le donne. “Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto”, ha detto in conferenza stampa.

Approfondisci:

Sardegna, vince Todde. Meloni-Salvini-Tajani: “Rifletteremo sugli errori, ma non c’è calo di consensi”

Sardegna, vince Todde. Meloni-Salvini-Tajani: “Rifletteremo sugli errori, ma non c’è calo di consensi”

Alessandra Todde (Ansa)
Alessandra Todde (Ansa)

Todde è laureata in scienze dell'informazione e successivamente in informatica all'Università di Pisa. Dunque, nel suo discorso, ha tenuto a sottolineare che i sardi “hanno risposto ai manganelli con le matite”, riferendosi ai fatti di Pisa, dove le forze dell’ordine hanno manganellato i giovanissimi manifestanti pro-Palestina. "Mi hanno molto colpito i fatti che sono accaduti a Pisa – dove ho studiato –  e quello che è capitato a dei ragazzi ci deve ricordare che i diritti non sono scontati, che nulla deve essere dato per assodato”, ha aggiunto.

Chiara la direzione della presidente: “Oggi si deve iniziare a lavorare per la Sardegna, dobbiamo rendere pratico il nostro programma elettorale, partire dalla sanità, dall'assalto eolico che stiamo subendo, dai giovani che emigrano e non hanno occasioni per rimanere nella nostra regione. Vorremo un'isola moderna, pulita, meta per chi vuole vivere in un contesto del terzo millennio: mi impegnerò e ci impegneremo perché questa isola rinasca e cambi faccia", ha continuato.

Sul campo largo ha commentato: "Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie. Sono molto contenta che questo progetto di unione possa aver trovato qua un progetto solido e saldo per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare", ha continuato.

"Andrò in Abruzzo a fare la campagna elettorale perché sia il Pd sia il M5s sia le altre forze politiche in alleanza mi hanno aiutato con generosità e la generosità deve essere ricambiata".

Approfondisci:

Elezioni in Sardegna, i voti e le percentuali dei partiti

Elezioni in Sardegna, i voti e le percentuali dei partiti