Domenica 8 Settembre 2024
ANDREA BONZI
Politica

La ricetta di de Pascale : "Alleanze larghe? Si può. Servono fiducia, rispetto e progetti condivisi"

Il candidato governatore in Emilia-Romagna presenta il suo logo elettorale "I fischi sul patto con Italia viva? Solo due o tre persone, molto rumorose". Le divergenze "ci sono anche nel Pd. Ma una coalizione ampia è fattibile".

La ricetta di de Pascale : "Alleanze larghe? Si può. Servono fiducia, rispetto e progetti condivisi"

Il candidato governatore in Emilia-Romagna presenta il suo logo elettorale "I fischi sul patto con Italia viva? Solo due o tre persone, molto rumorose". Le divergenze "ci sono anche nel Pd. Ma una coalizione ampia è fattibile".

Una piccola contestazione di attivisti grillini non incrina il progetto di ‘campo largo’ in Emilia-Romagna, mentre, a livello nazionale, c’è ancora da lavorare. Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alle prossime regionali (si vota il 17-18 novembre), ritorna sui fischi lanciati da alcuni sostenitori 5 Stelle a Paolo Gentiloni alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia, quando è salito sul palco parlando di invasione dell’Ucraina, Palestina e, soprattutto, di alleanza con Italia Viva. "Ci sono state 2-3 persone che hanno espresso le loro posizioni in maniera esagerata e colorita – dice de Pascale, a margine della presentazione dello slogan per la campagna elettorale fatta a Bologna –, sono intervenuto anche io perché hanno impedito al giornalista di fare domande. Ma devo dire che il 99% delle cose dette è stato applaudito da tutta la platea. Le divergenze ci sono pure dentro il Pd, figuriamoci fra partiti diversi".

De Pascale, da sindaco a Ravenna, ha governato già con i 5 Stelle: uno schema ripetibile in regione? "Perché ci sia un’alleanza, servono due cose: fiducia e rispetto reciproco tra le classi dirigenti, e progetti condivisi su cui lavorare. Queste due condizioni, al momento, in Emilia-Romagna le vedo. Nella mia coalizione, ci sono una sessantina di soggetti civici, gente tosta – sorride de Pascale – che mi fa question time di 8-10 ore". A livello nazionale, però, "al momento le condizioni non ci sono. È assolutamente legittimo dire, dopo che ci sono stati scontri importanti, come si fa a stare insieme?. Eppure il Pd ha il dovere di cercare di costruire una coalizione più ampia possibile", se no poi si fa "come questo governo, che vince le elezioni e poi deve tenere insieme Tajani e Vannacci: fa fatica".

E per puntare in alto, serve uno slogan che colpisca. Quello di de Pascale è: ‘Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare’. Una scritta bianca su sfondo rosso e sulla silhouette dell’Emilia-Romagna. La frase si ispira al motto di Enzo Ferrari: ’Se lo puoi sognare, lo puoi fare’.

La campagna – che sarà anche sul web e sui social ("Per ora non mi sono iscritto a TikTok, spero di resistere...", scherza) mette in evidenza due aspetti: "Il primo è che la nostra regione deve sentirsi libera di porsi obiettivi estremamente ambiziosi, dal garantire le migliori cure pubbliche possibili a prescindere dal reddito alla valorizzare delle nostre eccellenze economiche; dall’assicurare la migliore formazione in ambito digitale alla realizzazione di opere di protezione all’avanguardia contro il dissesto idrogeologico. Non ultimo, ho l’obiettivo di vincere la sfida della transizione ecologica riducendo le emissioni inquinanti senza arretrare in competitività e giustizia sociale".

Il secondo aspetto, però, continua de Pascale, "in questi ambiti abbiamo già dimostrato di essere capace di fare, di ascoltare, di costruire sinergie e di concretizzare le progettualità. La nostra è una proposta che vuole far compiere un ulteriore salto in avanti all’Emilia-Romagna con visione e concretezza". E poi elenca le prime mosse in caso di vittoria: "Avvierò subito la riforma per il Servizio sanitario regionale, in quanto il livello di sottofinanziamento del sistema e il disinteresse del governo ci deve vedere protagonisti – osserva de Pascale –. Poi convocherò le direzioni degli aeroporti emiliano-romagnoli e le città coinvolte perché vogliamo costruire anche lì un progetto innovativo e comune".

Infine il nodo dibattiti. Dopo il primo mancato duello a Legacoop (il 19 settembre a Cesena), con botta e riposta a seguire tra Elena Ugolini, candidata civica sostenuta dal centrodestra, e gli stessi cooperatori, il primo faccia a faccia sarà domenica 22 settembre (12,15) al festival di Open a Parma. "Vivo alla giornata – punge de Pascale –. Ho dato disponibilità a ogni incontro". Nel pomeriggio, anche Ugolini conferma: "Ci sarò. La differenza è che quello del 22 settembre sarà un incontro veramente pubblico, mentre l’altro non avrebbe dovuto esserlo. C’è stato un disguido nell’organizzazione? Certamente sì".