Mercoledì 24 Luglio 2024
GIAMPAOLO PIOLI
Politica

La parabola di Biden. Vittorie e tragedie familiari. Il suo pragmatismo piaceva all’ala conservatrice dei dem

Nel 2016, dopo la morte del figlio Beau, decise di non correre contro Donald: "Fu un errore". Nel 1972 perse la prima moglie e una figlia in un incidente stradale. A salvarlo fu l’incontro con Jill.

La parabola di Biden. Vittorie e tragedie familiari. Il suo pragmatismo piaceva all’ala conservatrice dei dem

La parabola di Biden. Vittorie e tragedie familiari. Il suo pragmatismo piaceva all’ala conservatrice dei dem

Joe Biden verrà ricordato come il presidente del sacrificio. Il presidente che parte sempre dalle retrovie per vincere. Un leader contro i pronostici facili, che ,se fosse stato preferito a Hillary Clinton nel 2016 (poco dopo la morte del figlio Beau) forse sarebbe riuscito a evitare l’effetto tsunami di Donald Trump. Addirittura l’ascesa del tycoon a 45° presidente degli Stati Uniti. Adesso verrà ricordato anche come il presidente con la nomination in tasca per il secondo mandato che compie il massimo sacrificio per il bene del partito.

La sua lettera di addio alla campagna è un vero testamento politico. Biden si è sempre sentito un outsider nel partito democratico e non ha gradito la messa all’angolo motivata dal peggiorare delle sue condizioni fisiche e dei sondaggi inclementi, soprattutto dopo il disastroso dibattito televisivo. La sua lettera di addio, con l’invito finale all’unità e a riunificare gli Stati Uniti d’America per proseguire insieme, è l’ultima testimonianza di un uomo che per 50 anni di vita politica ha fatto del pragmatismo e delle scelte bipartisan il suo più grande punto di forza.

La storia di Joe Biden, nato a Scranton in Pennsylvania 81 anni fa, è un ripetersi per mezzo secolo di alti e bassi di cadute e resurrezioni ,di tragedie famigliari e di successi pubblici. Il padre Joseph era benestante, vendeva auto, ma subì un tracollo finanziario e si trasferì coi figli a casa della madre per risparmiare. Solo nel 1953 trovò i mezzi e il lavoro per permettersi prima un appartamento poi una casa a Wilmington in Delaware, mandando anche i figli all’università. Senza mai brillare negli studi, settantaseiesimo in una classe di 85, il futuro presidente riuscì a laurearsi in legge e a iniziare la pratica di avvocato prima di buttarsi nell’attività politica.

L’anno della tragedia, dopo essersi sposato con una sua collega di college con la quale ha avuto 3 figli, è il 1972. Perse lei e una figlia di due anni in un incidente mentre i 2 figli, Beau e Hunter, subirono ferite gravissime. Qualche anno dopo Jill Biden si è messa al suo fianco per sempre e gli ha dato un’altra figlia, Naomi Christina.

Dopo decenni in Senato e diversi tentativi per la presidenza tutti falliti, nel 2008 Biden diventa il solido vice di Barack Obama, l’uomo concreto capace di tenere vicini moderati e l’ala piu conservatrice del partito. È un successo che si ripete anche quattro anni dopo, con la conferma del ticket Obama-Biden per un secondo mandato. Ma nel 2016, poco dopo la morte di Beau per un tumore al cervello, il vice-presidente famoso per le gaffe, decide (o lo convincono) di non scendere in campo per fare posto a Hillary. Biden fa buon viso a cattivo gioco, ma ha sempre detto alla cerchia dei fedelissimi che quella fu una scelta sbagliata che aprì la strada a Trump

Nel 2020 non era forse il più brillante dei candidati alla nomination per il partito democratico, ma ottenne un endorsement enorme dalla comunità di colore, che lo proiettò dritto alla Casa Bianca. La stessa comunità che tramite i suoi leader ha fatto capire a Joe che forse adesso era meglio farsi da parte.

Il marchio però questo presidente lo ha lasciato. Non solo con la sua ultima lettera, ma anche con l’appoggio pieno a Kamala Harris, spiazzando così tutti i ribelli che preferivano una convention aperta e suicida.