Riformare l’articolo 112 della Costituzione, che prevede l’obbligatorietà dell’azione penale, introducendone invece la discrezionalità: in questo caso non sarebbe più obbligatorio aprire un fascicolo di indagine per determinati reati. La separazione delle carriere dei magistrati e l’istituzione dell’Alta Corte non sono le uniche idee in campo in vista della riforma costituzionale sulla giustizia, che sarà presentata entro le elezioni europee, prevedibilmente prima della fine del mese di maggio. Le modifiche all’esercizio dell’azione penale, le cui priorità potrebbero ad esempio essere stabilite per legge, in questo senso attuerebbero pienamente il sistema accusatorio. Per il momento si tratta soltanto di un’idea e i contorni di un provvedimento di questo tipo sarebbero comunque ancora da stabilire, ponendo ad esempio la questione sul tipo di norma che stabilirebbe poi quali indagini potranno non avviare i pubblici ministeri. Intanto, dopo il vertice allargato a Palazzo Chigi con Meloni e Nordio, che ha sancito l’accordo su separazione della carriere e due distinti Consigli superiori della magistratura, arrivano anche le prime reazioni politiche di altri leader dell’Esecutivo. Per il vicepremier Antonio Tajani (in foto) "la riforma della giustizia è una delle punte del cambiamento da realizzare in Italia. La separazione delle carriere è una battaglia storica di Forza Italia, che continuiamo a combattere".
PoliticaLa nuova proposta allo studio: togliere l’obbligo dell’azione penale