Lunedì 17 Marzo 2025
BRUNO MIRANTE
Politica

La nuova leva dem: "Pochi giovani in piazza, ma anche sul palco..."

Cerroni: il segnale? I ragazzi vanno coinvolti di più"

Caterina Cerroni (a destra), è stata segretaria dei Gd e oggi è nella direzione nazionale. Qui in piazza del popolo con Jasmine Cristallo (ex ’Sardina’, oggi nella segreteria dem)

Caterina Cerroni (a destra), è stata segretaria dei Gd e oggi è nella direzione nazionale. Qui in piazza del popolo con Jasmine Cristallo (ex ’Sardina’, oggi nella segreteria dem)

Caterina Cerroni, 33 anni, già segretaria dei Giovani Democratici e oggi membro della direzione nazionale Pd, alla manifestazione di piazza del Popolo di sabato c’era. Ma non è passata inosservata, avrà visto, l’assenza di suoi coetanei e di ventenni.

"I giovani dei partiti aderenti alla manifestazione c’erano. Sicuramente c’è da considerare un elemento demografico dovuto al tipo di manifestazione. La mobilitazione di sabato è stata convocata da una figura autorevole come Michele Serra, organizzata con i sindaci, con assetto più istituzionale, alla quale magari non era semplice trasportare giovanissimi. In ogni caso nelle ultime settimane i circoli della giovanile del Pd ma anche altri soggetti come la Gioventù federalista europea si sono molto attivati e hanno persino partecipato alle manifestazioni direttamente in Georgia. Tutto questo per dire che c’è un attivismo da parte dei giovani su questi temi".

Bene. Ma sempre sabato gli studenti serbi hanno portato in piazza oltre 100mila persone per protestare contro il governo. In Italia, la sensazione è che soprattutto sui temi della guerra i giovani non tocchino palla. Cosa ne pensa?

"I giovani sono stati i primi a mobilitarsi contro la guerra a Gaza e tanto hanno i movimenti ambientalisti. La piazza di sabato secondo me aiuta di fronte al disorientamento. In un contesto globale nel quale imperversa l’aggressività di Putin e l’atteggiamento di Trump, io la interpreto come una mano tesa tra generazioni anche per capire, ciascuno, cosa fare e come mobilitarsi. Al tempo stesso il contrasto al decreto sicurezza che mina proprio alle fondamenta la partecipazione giovanile è una battaglia che continueremo a portare avanti".

Resta il dato numerico. Cosa ha tenuto lontani i giovani da piazza del Popolo, secondo lei?

"In piazza la presenza giovanile sarà stata stata inferiore rispetto ad altre generazioni, ma va rilevato che non c’erano giovani neanche tra gli intervenuti".

Si spieghi meglio.

"Gli interventi secondo me sono stati quasi tutti di altissimo valore o comunque rappresentativi dei nostri valori ma, ad eccezione di due ragazzi che rappresentavano Parma capitale della Gioventù europea, forse ha inciso la mancanza di una presenza più politica del mondo giovanile. Non necessariamente partitica ma ci sono molte figure, nell’area movimentista, che hanno posizioni politiche forti e che anderebbero coinvolti di più.

Giovani tagliati fuori dalla vita politica, dunque. Ma che fine ha fatto l’attivismo giovanile dei tempi delle Sardine, quando erano soprattutto i ragazzi a riempire le piazze?

"Io credo che buona parte di quel mondo oggi sia il Pd, che comunque si è ringiovanito molto. Al di là del fatto che Jasmine Cristallo e Mattia Sartori sono dirigenti del partito, c’è da dire che anche la segretaria Schlein viene da un percorso politico che si è sempre caratterizzato per l’apertura ai movimenti".