Domenica 22 Dicembre 2024
SIMONE ARMINIO
Politica

Salario minimo, la linea Fico: “Non ci fermiamo”

Il Cinquestelle: lo aspettano 3 milioni di persone "E ora riuniamo le opposizioni su tre temi concreti: transizione ecologica, povertà e no all’autonomia".

La linea Fico: "Salario minimo, non ci fermiamo"

Roma, 17 agosto 2023 – Risponde dalle ferie nella sua Napoli Roberto Fico, già presidente della Camera, tra i fondatori del Movimento 5 Stelle.

Presidente, lei non ha più incarichi: è ancora costretto a ritagliarsi delle ferie ’ufficiali’?

"In realtà faccio più politica di prima. Ho dovuto impormi qualche giorno di stop, prima degli appuntamenti settembrini".

Snoccioli l’agenda.

"Lavoro molto sul territorio, partecipo a eventi del Movimento in tutta Italia e vado volentieri dove mi invitano altre forze progressiste, come alle feste dell’Unità, poi ora c’è la raccolta firme per il salario minimo".

Ecco, il salario minimo. Perché raccogliere le firme? Non basta il tavolo con il governo?

"Al tavolo siamo andati, ma ora deve dare i propri frutti".

Non è rimasto soddisfatto?

"Due ore di incontro per sentirci dire che se ne occupa il Cnel, il principe degli enti inutili. Con Fratelli d’Italia, che all’opposizione era a favore del salario, ora è contraria... Però vogliamo essere costruttivi. Questa battaglia non riguarda il M5S, ma tre milioni di italiani".

Eravate al governo anche voi. Perché non ne avete agito?

"Noi siamo stati al governo per poco più di tre anni e siamo riusciti a portare a casa Superbonus, Reddito di Cittadinanza, le leggi anti-corruzione e molto altro. Un grande risultato, considerati i cambi radicali di maggioranza subiti nel frattempo".

Reddito di Cittadinanza e Superbonus sono stati poi subito smantellati dai vostri ex alleati. Hanno cambiato idea?

"Questo governo ha da subito dimostrato di non tenere in nessun conto i problemi delle persone in difficoltà. Lo hanno dimostrato proprio con il reddito di cittadinanza, annullato d’imperio quando molti percettori erano a un passo dal traguardo, Bastava l’ultimo sforzo: aiutarli a rientrare nel mondo del lavoro. Hanno preferito spazzare via tutto, dipingendoli come fannulloni: un racconto aberrante".

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Non salva nulla, insomma di questo governo?

"Salvo il coordinamento con le Ong per il salvataggio dei migranti. Curioso: li hanno osteggiati in tutti i modi, ora hanno capito che non si può prescindere dal salvataggio in mare".

Sul salario minimo siete uniti: è nata una coalizione?

"Che le opposizioni si siano coalizzate su un tema così importante è un punto politico di grande rilievo. Propongo altri tre temi su cui poter replicare fin da subito: contrasto dell’Autonomia differenziata, lotta alla povertà, transizione ecologica".

Vale anche per le elezioni?

"Con il Pd siamo andati insieme, al termine di un percorso comune sui temi, tutte le volte che è stato possibile. A Napoli, abbiamo anche vinto. Per me l’auspicio vale ancora, dove ci sono le possibilità, e la condivisione di un percorso".

Il Movimento come sta?

"Siamo tornati nei territori, nominando tutti i coordinatori regionali, provinciali e comunali. Poi ci sono i gruppi territoriali che nel frattempo stanno rinascendo, e sono già più di 200".

Nostalgia dei meetup?

"Il mio, a Napoli, fu uno dei primi d’Italia. Era il 2005. Ma quel momento non tornerà. È cambiata la politica, è cambiato il mondo è cresciuto il Movimento. Però ricordo bene il senso di una discussione che nasce dal basso per arrivare ai nostri rappresentanti nelle istituzioni, ed è quello che stiamo ricreando".

Il limite dei due mandati rimarrà per sempre?

"Finché c’è si rispetta. Senza dubbio".

Ha tenuto fuori molti di voi.

"Eravamo alla sua vera prima attuazione, con tanti big del movimento arrivati a scadenza. Sarebbe stato pretestuoso abolirla un attimo prima di votare. Perciò l’abbiamo rispettata. È stato giusto così. Il futuro? Si vedrà".