"C’è voglia di aria nuova". Luigi Marattin, fondatore di Orizzonti liberali, è entusiasta. "Oltre mille persone a Milano hanno accettato il nostro invito al viaggio, il coraggio di partire, che è il titolo della nostra iniziativa politica. C’è voglia di costruire il nuovo partito liberaldemocratico, per liberare il Paese dalle strettoie di un bipolarismo forzato". L’ex deputato di Italia Viva non è solo. Tra i protagonisti della kermesse meneghina dei Libdem di ieri ci sono anche Carlo Cottarelli, Andrea Marcucci e Alessandro Tommasi (fondatore di Will Media e presidente di Nos). E proprio l’economista ed ex commissario alla spending review indica la strada: "In Italia c’è una sfiducia quasi atavica nella concorrenza. Viene vista come qualcosa che fa male a qualcuno, ed è invece un fatto che aiuta sostanzialmente a migliorare un servizio. Solo la politica può contrastare questo preconcetto. Stesso ragionamento vale per la ritrosia a fare riforme. A cambiare le cose serve un nuovo partito liberal democratico".
L’obiettivo lo ha indicato venerdì in un’intervista al Foglio il presidente di Libdemeuropei, Marcucci. "Rimettiamo assieme il Terzo polo, senza personalismi. C’è un’area liberaldemocratica che va dal 7% al 10%, questo è il nostro punto di partenza".
Qualcosa più facile a dirsi che a farsi, visto che l’area libdem appare un tantino affollata. E trovare un biglietto per la reunion degli Oasis potrebbe essere decisamente più facile che mettere d’accordo Azione di Calenda, Italia viva di Renzi, Orizzonti popolari di Marattin, Nos di Marcucci e, molto probabilmente tra qualche mese, il Movimento Drin Drin, guidato dagli incubatori Alberto Forchielli e Michele Boldrin.
red. pol.