Elon Musk sarà l’ospite più atteso della kermesse meloniana Atreju. Il suo nome, insieme a quello del premier britannico Rishi Sunak, era indicato dai rumors come una delle possibili sorprese della festa dei giovani di Fratelli d’Italia (in programma a Castel Sant’Angelo, a Roma, da domani al 17 dicembre) e anche se dagli organizzatori non è arrivata nessuna conferma ufficiale, è stato l’esperto informatico Andrea Stroppa, che collabora da tempo con il ceo di Tesla e Space X ad affermare sull’ex Twitter che "Elon Musk ha accettato l’invito". Più tardi è stato lo stesso patron di Tesla, rispondendo "Yes" a un utente che gli chiedeva se se sarebbe andato a Roma per Atreju, a confermare la sua presenza.
Non è la prima volta che Musk plana nella Capitale. A giugno l’imprenditore era stato in visita in Italia e aveva incontrato la premier Meloni a Palazzo Chigi: un incontro di un’ora e mezza che aveva avuto tra i temi principali la natalità (Musk sarebbe ’ossessionato’ dalla possibile e prossima scomparsa dell’umanità, ndr), l’intelligenza artificiale, la cybersecurity, la libertà di informazione e la politica industriale, con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che aveva promosso al miliardario le competenze italiane nei settori di automotive e aerospazio dicendogli chiaramente che "l’Italia è il miglior Paese in Europa per investire". C’è poi una foto che meglio di altre ha aiutato a capire il senso politico della visita di Musk a Roma e le sue affinità elettive con Meloni. Musk è ritratto all’interno del Colosseo, con il sole che gli tramonta davanti, mentre cerca di immortalare con il suo smartphone quella grandezza, la grande bellezza capitolina. Una foto che, secondo i suoi estimatori, rappresenta meglio di altre il suo senso della storia e quello che ritiene essere il suo ruolo nel mondo di oggi; salvare l’umanità. Rimettere l’uomo al centro. Liberarlo dalle catene in cui regole, controlli e controllori l’hanno imbrigliato. E poi lotta alla denatalità, scudi contro l’avvento delle macchine intelligenti, un approccio più leggero al contrasto ai cambiamenti climatici.
A Roma, Musk era sceso per cercare alleati politici e il governo Meloni lo è diventato senza sforzo. Per vicinanza ideologica, interessi economici, ma anche totale consonanza sia con la destra americana che con quella italiana. Musk è un alleato potente, che Meloni ha intenzione di sfruttare anche sul palcoscenico internazionale, perché economicamente e politicamente potente, ma anche potenza mediatica indiscussa, seguito da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Ad Atreju, non a caso, è atteso il sold out durante il suo intervento e gli organizzatori puntano a un grande riscontro sulla stampa mondiale dell’intervento del miliardario di X.
Oltre a Musk, il primo ministro inglese Sunak, invece, dovrebbe essere uno degli altri nomi internazionali dell’evento assieme al primo ministro albanese Edi Rama, al presidente di Vox, Santiago Abascal, al ct della nazionale di calcio, Luciano Spalletti, e allo chef Gianfranco Vissani. Per le opposizioni ci saranno Carlo Calenda, Matteo Renzi e l’ex ministro del Pd Marco Minniti. E poi Paola Concia, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, Flavio Briatore a dibattere di turismo con la ministra Daniela Santanchè, quasi tutto il governo e Giorgia Meloni, che chiuderà domenica alle 12 (preceduta da Salvini e Tajani) la kermesse di FdI.