Che il nome di Giorgia Meloni sarà nel simbolo di Fratelli d’Italia alle elezioni europee lo ha annunciato ieri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al QN. Ma una decisione ufficiale sulla candidatura della premier ancora non c’è. Anche se oggi alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara potrebbe essere il momento ideale per annunciarla e il tempo stringe sulla presentazione delle liste. Il popolo di Fradelli d’Italia è nella città abruzzese già da due giorni, con incontri, ospiti e tavoli tematici, protagonisti quasi tutti i meloniani al governo e ospiti di ogni tipo, dall’attrice Claudia Gerini all’ad di Enel Flavio Cattaneo. Presenti anche il prefetto Bruno Frattasi, capo dell’agenzia per la Cyber sicurezza, e l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo, entrambi nominati dal governo Meloni, fotografati con i mano la t-shirt di FdI e per questo oggetto di polemica. Con il suo arrivo, oggi la premier è pronta a sciogliere la riserva sul suo nome sulla scheda, per entrare in gara con Elly Schlein e Antonio Tajani, mentre Matteo Salvini ha scelto di non correre così come Giuseppe Conte.
LA CANDIDATURA
L’obiettivo annunciato è quello di confermare il risultato delle elezioni politiche di due anni fa, quello desiderato è di aumentarlo addirittura. "Quasi dappertutto in Europa chi governa perde consenso rispetto a quello che ha avuto nelle precedenti elezioni. Noi invece puntiamo a guadagnarne, soprattutto considerando che sono passati quasi due anni di governo in condizioni certamente non facili", ha detto nei giorni scorsi il capogruppo di FdI in Senato Lucio Malan. Per questo ci si aspetta che Meloni sciolga la riserva, magari dicendo che glielo ha chiesto il suo popolo e di certo per blindare il consenso intorno a un governo che appare saldo, sia nei sondaggi che a causa delle incertezze dell’opposizione.
L’ELMETTO
D’altro canto proprio a Pescara, durante la chiusura della campagna elettorale di Marsilio in Regione, Meloni aveva detto di aver già messo l’elmetto per le Europee. La discesa in campo appare la naturale conseguenza. Anche per rimarcare la differenza con Salvini, che sarà alla convention insieme a Tajani. La risposta del Capitano alla candidatura di Meloni è stato il generale Roberto Vannacci, ma nel partito i colonnelli non hanno gradito. E adesso se il segretario perde la battaglia per la seconda piazza del centrodestra con Forza Italia rischia anche il commissariamento nel partito.
IL DILEMMA
Per Meloni rimandare l’annuncio è possibile, ma l’occasione sembra troppo ghiotta. "Entro il primo maggio ci sarà una risposta", ha detto nei giorni scorsi il deputato Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito. È l’ultimo giorno utile per presentare le liste.