Oltre all’ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento per le Europee dal 4 al 3%, allo studio della maggioranza ci sarebbe anche la possibilità di dividere in due l’attuale circoscrizione Italia insulare (Sicilia e Sardegna), creando così due circoscrizioni distinte corrispondenti alle due isole maggiori. La soluzione è caldeggiata soprattutto dalla Lega e dai consiglieri e parlamentari sardi: l’obiettivo sarebbe riequilibrare i rapporti di forza elettorali tra le due regioni (la Sicilia ha il triplo degli abitanti della Sardegna) e dare più rappresentanza ai partiti e movimenti maggiormente radicati nelle due regioni.
Sul progetto si registra l’ennesima spaccatura interna al Pd. Se da una parte il senatore sardo Marco Meloni, già coordinatore della segreteria nazionale di Enrico Letta, parla di "provvedimento fondamentale per assicurare a entrambe le grandi isole italiane una rappresentanza adeguata nel Parlamento europeo", dall’altra il segretario regionale dem della Sicilia, Anthony Barbagallo, bolla senza mezzi termini l’ipotesi come "ennesima azione spregiudicata, atto di arroganza e di preservazione del potere, da parte del governo Meloni e della maggioranza di centrodestra, che sfocia nell’abuso antidemocratico".