Martedì 5 Novembre 2024

Matteo Ricci: "Ridurre l'Iva per i lavori dei Comuni su green e scuola"

Il sindaco di Pesaro e presidente Ali: "Oggi paghiamo dal 10 al 22%, bisogna calare al 4%". L'adesione di Sala, Pizzarotti e Nardella

Il presidente di alI autonomie locali Italiane e sindaco di Pesaro Matteo Ricci (Ansa)

Il presidente di alI autonomie locali Italiane e sindaco di Pesaro Matteo Ricci (Ansa)

Roma, 1 ottobre 2019 - All'apertura del Festival delle città, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie locali italiane lancia una proposta: "Ridurre l'Iva portandola al 4% per i lavori pubblici dei Comuni su investimenti green, scuole, trasformazione delle città e delle periferie". 

Un'idea che farà discutere anche al di fuori della kermesse, in corso a Roma fino al 4 ottobre con incontri, dibattiti, convegni. E che è subito stata condivisa da altri sindaci italiani come Beppe Sala, Federico Pizzarotti, Dario Dardella, primi cittadini, rispettivamente, di Milano, Parma e Firenze.

La proposta di Ricci: con più lavori lo Stato incassa di più

Ricci spiega: "Oggi i Comuni pagano un'Iva che va dal 10 al 22% sulle opere pubbliche, senza la possibilità di recuperarla. È tutto costo. Il valore del 4% si paga solo per i lavori sulle barriere architettoniche. Noi sosteniamo che gli investimenti green siano fondamentali, così come gli interventi sulle scuole e la trasformazione delle periferie e del degrado. Permetteteci allora di spendere i soldi che abbiamo risparmiando. L'operazione permetterebbe di far partire più lavori pubblici e in modo più veloce. Di conseguenza non cambierebbe il gettito Iva per lo Stato".

Ricci fa un po' di conti: "Oggi lo Stato incassa il 10 o il 22%, ma così si fanno meno lavori. L'operazione si regge economicamente perché i Comuni faranno più investimenti e ci saranno più lavoro e cantieri, oltre a periferie riqualificate e con più sicurezza. Per lo Stato ci sarà lo stesso introito, perché con più lavori incassa più soldi". E ancora: "Per i Comuni, in aggiunta, il risparmio andrà dal 6 al 18% su ogni lavoro pubblico che si fa. Quindi: investimenti, verde, sostenibilità, lavoro, periferie riqualificate, sicurezza".

Sala: "Il futuro è nel digitale e nell'ambiente"

"Sono totalmente d'accordo con la proposta fatta da Matteo Ricci - dice nel suo intervento il sindaco di Milano Neppe Sala - Dobbiamo avere la competenza e l'umiltà di guardare laddove il cambiamento avviene veramente - aggiunge -. Quando discuto con il sindaco di Los Angeles, mi dice che l'80% della nuova occupazione è nel settore digitale e ambientale. Non è un mistero che il futuro sia lì: ci mettano in condizione di farlo e noi lo faremo. Rappresentiamo territori che sono alla ricerca di un lavoro positivo.Credo che la proposta del sindaco di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie locali italiane sia assolutamente giusta".

Pizzarotti: "D'accordo ma su azioni mirate"

"Sulla proposta di Ricci c'è anche la mia approvazione - interviene il sindaco di parma Federico Pizzarotti - ma il tutto secondo me deve essere mirato ad azioni specifiche. Non credo nelle riduzioni che uno poi può spendere in modo indiscriminato". E l'ex 5 stelle aggiunge: "Se oggi il focus fondamentale è ambiente e sostenibilità penso che poi ci debbano essere anche dei vincoli per cui questo ulteriore gettito, semmai arriverà, vada destinato a queste tematiche. Perché le città hanno bisogno di crescere in questa direzione e non in altre".

Nardella: "Collegherò la proposta al green act"

"La riduzione dell'Iva sui lavori pubblici dei Comuni per green, scuole e trasformazione città è una buona proposta, che vorrei collegare al mio progetto per un 'green act' che riguardi un milione di alberi nuovi in cinque anni, la sostituzione di sette milioni di caldaie nelle grandi città e un investimento sulla mobilità elettrica", dice il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine del Festival delle città.

GLI ALTRI  - Con Ricci anche il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. "Se ci fosse un abbassamento dell’Iva su tutta l’edilizia rigenerativa questo porterebbe ad una riattivazione dell’edilizia stessa e così si potrebbe riqualificare il territorio”, dice il primo cittadino emiliano. "È giusto – aggiunge a margine del Festival delle città -. Bisogna staccare la spina dagli oneri e nel momento in cui si fa si deve riattaccare nel ridisegno della città. A Modena, lo stiamo provando a fare per avere una città più compatta, inclusiva, tecnologica".