Sabato 17 Agosto 2024
BRUNO MIRANTE
Politica

Ius soli, Nevi (Forza Italia): "I 10 anni di scuola qui come unico requisito"

Dopo le Olimpiadi, Forza Italia si oppone fermamente allo Ius soli, favorendo invece lo Ius scholae per l'acquisizione della cittadinanza. Il partito ribadisce la centralità della scuola nell'integrazione degli stranieri, suscitando fibrillazioni con la Lega ma ricevendo plausi dai moderati per la sua posizione liberale.

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Raffaele Nevi, deputato di Forza Italia

Roma, 15 agosto 2024 – Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, dopo le Olimpiadi il dibattito sullo Ius soli è ritornato a farla da padrona e ha causato anche qualche fibrillazione interna al governo. Qual è la posizione del partito?

"Noi siamo assolutamente contrari, lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo, a qualsiasi meccanismo di concessione della cittadinanza in modo automatico (ius soli) proposto dalla sinistra. La cittadinanza va guadagnata, a nostro avviso, con un percorso che noi individuiamo in quello scolastico. Dieci anni di scuola che consente, a chi non è del nostro Paese di integrarsi pienamente. Su questo tema, il primo a fare questa proposta fu proprio Silvio Berlusconi perché era convinto, come noi siamo convinti ancora oggi, che il mezzo più importante per favorire l’integrazione di uno straniero sia proprio la scuola, la formazione, la condivisione di un’impostazione culturale o comunque il rispetto di valori, di tradizioni del nostro paese che devono essere interiorizzati da chi viene in Italia, e a quel punto ci può essere, a nostro avviso, la concessione della cittadinanza".

Dunque da parte di Fi c’è un’apertura nei confronti dello Ius scholae, ma la questione cittadinanza non pare essere tra le priorità di governo.

"Questo non è un argomento che per noi è fondamentale da buttare all’interno del dibattito politico perché non fa parte dell’accordo di programma con gli alleati".

E allora perché siete arrivati allo scontro con la Lega?

"Noi abbiamo ribadito quella che è la nostra linea da sempre, ma non fa parte del programma di governo ovviamente. Ognuno ha le sue sensibilità e impostazioni. Noi siamo contrari allo Ius soli ma siamo invece aperti allo Ius scholae. Come disse Berlusconi, noi siamo per favorire l’integrazione. E la scuola è il motore di questa integrazione. Chiarito che non si tratta di una priorità, noi però abbiamo la nostra idea. Non condividiamo gli attacchi che la Lega ci ha rivolto. Sono attacchi che rispediamo al mittente, se avessimo visioni e idee identiche saremmo lo stesso partito. Ma noi rispettiamo la loro, ci aspetteremmo che loro rispettassero la nostra".

Viene da dire che Fi strizza l’occhio a tutti i moderati.

"Certamente abbiamo molto apprezzato che vi sia stato un plauso da parte di Calenda, Rosato e altri esponenti moderati rispetto alla nostra apertura su questi temi. Su questi argomenti c’è sempre stato trasversalismo. Molti moderati sono interessati a Fi proprio per la nostra posizione liberale su questi temi che ci fa essere l’unico approdo possibile per i moderati italiani".