Venerdì 27 Settembre 2024

Ius Scholae per la cittadinanza, FI studia proposta anche per i minori non nati in Italia

Riunione dei parlamentari azzurri per un testo da “presentare agli alleati a breve”. Gasparri precisa: “Noi contrari al referendum di Magi”

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia (Ansa)

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia (Ansa)

Roma, 26 settembre 2024 – Forza Italia non abbandona l'idea di concedere la cittadinanza italiana con lo Ius Scholae. Così, mentre ha superato il quorum delle 500mila firme il referendum promosso da Riccardo Magi di +Europa per dimezzare gli anni di residenza legale nel nostro Paese richiesti per poter avanzare la domanda, gli azzurri puntano su una proposta di legge che prenda in considerazione la frequenza di un ciclo scolastico decennale da parte dei minori stranieri. Anche di quelli non nati in Italia, ma figli di immigrati regolari. Questa "estensione è da prendere in considerazione", ha spiegato oggi il capogruppo alla Camera Paolo Barelli che, con il presidente dei senatori Maurizio Gasparri, ha illustrato ai parlamentari del partito le linee guida del testo in una riunione in cui sono state raccolte "osservazioni tecniche".

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"Siamo contro la cittadinanza regalata dopo 5 anni, che è un errore totale – ha chiarito Gasparri –. Noi ci siamo limitati a occuparci della questione dello Ius Scholae per favorire chi frequenta la scuola con un percorso virtuoso di integrazione, conoscendo lingua, usi, tradizioni e diritto di questo Paese: è un modo per anticipare leggermente i termini temporali e introdurre uno stimolo all'istruzione. È un'apertura anagrafica non gigantesca".

Barelli ha spiegato che fra gli aspetti chiave della proposta di legge – da "presentare agli alleati a breve" – c'è anche "il restringimento del termine dell'ottenimento della cittadinanza per discendenza". A quanto si apprende, si ragiona su una restrizione a due generazioni.