Sabato 21 Dicembre 2024
Alessandro D’Amato
Politica

Israele e Hamas, pacifisti in piazza a Roma senza bandiere

Nessuna bandiera se non quelle arcobaleno e il vessillo dell’Anpi, che aderisce insieme ad altre 60 associazioni del terzo settore all’appello per il diritti umani in Palestina

Roma, 27 ottobre 2023 – “Chiediamo al governo italiano di fare pressione per ottenere il rispetto del diritto internazionale in Palestina. Chiediamo garanzie sull’assistenza umanitaria e l’embargo di tutte le armi. Siamo qui per chiedere il cessate il fuoco per proteggere la società civile”. Inizia così l’intervento di Tina Marinari di Amnesty International e di Silvia Stilli dell'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione (Aoi) alla manifestazione per la pace in Israele e Palestina di piazza Esquilino a Roma. Ad aderire anche Rete Pace e Disarmo, Arci, Acli, Cgil, Acli, Un ponte per. In piazza ci sono un migliaio di persone con le candele accese dietro un grande striscione con la parola “Pace”. Nessuna bandiera se non quelle arcobaleno e il vessillo dell’Anpi, che aderisce insieme ad altre 60 associazioni del terzo settore all’appello per il diritti umani in Palestina.

Manifestazione
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Israele allarga le operazioni.“Ampia incursione ma non è l’offensiva di terra”. Consigliere di Netanyahu: “La vendetta inizia stanotte”. Hamas chiama alle armi i palestinesi in Cisgiordania. Le news in diretta

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Nei giorni scorsi il Partito Democratico ha deciso di non partecipare, anche se agli iscritti è stato permesso di venire a titolo personale). C'è la senatrice ed ex sindacalista Susanna Camusso, che dribbla le polemiche: “Io ci sono, con altri del Pd, non capisco la domanda. Schlein è impegnata a Mestre, non abbiamo il dono dell'ubiquità”. Anche il deputato Marco Furfaro, componente della segreteria, non ha voglia di polemizzare: “Il partito ha una posizione compatta, unitaria. Hamas non è la Palestina, il terrorismo va combattuto ed estirpato, ma tra Israele e Palestina serve una soluzione diplomatica”

E a prendersi la piazza, come da previsioni, è il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. L'ex premier arriva quasi in sordina, si mette a reggere lo striscione. Poi scambia qualche parola con Marinari e con il segretario della Cgil Maurizio Landini. Alla fine si concede anche ai giornalisti: “È una manifestazione senza colori politici, perché la pace non ha colori politici. Siamo qui per ribadire che non ci può essere un futuro di sicurezza, pace e prosperità per quella terra martoriata se non costruendo un percorso di dialogo. E adesso bisogna assolutamente interrompere la spirale di violenza”.

Arrivano anche Stefano Fassina e Paolo Cento mentre i militanti di Rifondazione Comunista distribuiscono un volantino con la bandiera della Palestina. Intanto dai telefonini arriva la notizia dell’ennesimo bombardamento su Gaza e dei missili di Hamas nel centro di Israele. “Basta stragi, basta guerra”, recita uno degli striscioni mentre c’è chi chiede “Due popoli, due Stati”. La piazza però non è piena. Tutto intorno il traffico di Roma sembra indifferente.

Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra di parlare ha voglia: “C’è bisogno di pace, anche se questa parola è stata trasformata in una bestemmia. Non possiamo restare in silenzio mentre i civili muoiono sotto le bombe. Siamo preoccupati per il futuro del pianeta e la soluzione non è dare più armi a Ucraina e Israele. È vero, Hamas ha commesso un atto terroristico. Ma adesso vedo palazzi che cadono e bambini che muoiono e non credo che questo si possa chiamare resistenza. Io sono orgogliosamente presente in questa piazza. Sono qui per mia figlia e per i bambini del Medio Oriente”.

Arrivano anche Stefano Fassina e Paolo Cento, passa per qualche minuto anche Michele Santoro mentre i militanti di Rifondazione Comunista distribuiscono un volantino con la bandiera della Palestina e sono gli unici a contestare “l'equidistanza tra Israele e Palestina”. Intanto dai telefonini arriva la notizia dell’ennesimo bombardamento su Gaza e dei missili di Hamas nel centro di Israele. “Basta stragi, basta guerra”, recita uno degli striscioni mentre c’è chi chiede “Due popoli, due Stati”. La piazza però non è piena. Tutto intorno il traffico di Roma sembra indifferente.

“Siamo qui per ricordare le 7000 persone morte a Gaza in questi giorni e i 1400 israeliani uccisi da Hamas il 7 ottobre. Abbiamo bisogno di mettere al centro il rispetto della vita umana. Le guerre hanno delle regole. Anche questa guerra deve rispettare le regole”, dice la coordinatrice delle campagne di Amnesty. Non uno slogan né una parola sopra le righe. Domani il corteo nazionale delle associazioni palestinesi in Italia a Roma. Si parte da Porta San Paolo alle 15.