Domenica 18 Agosto 2024
COSIMO ROSSI
Politica

Ipotesi allo studio. L’ultimo anno di pena si sconta ai domiciliari. Asse Nordio-Forza Italia

Il sottosegretario alla Giustizia: non ci sarà alcuna misura svuota carceri. Il Guardasigilli promette che presto arriveranno norme anti suicidi.

Ipotesi allo studio. L’ultimo anno di pena si sconta ai domiciliari. Asse Nordio-Forza Italia

Carlo Nordio, ministro della Giustizia, 77 anni. È in carica dal 22 ottobre del 2022

"Non c’è all’ipotesi del Governo alcuna misura svuota carceri". È perentoria la nota del sottosegretario alla Giustizia di FdI Andrea Delmastro. Ma, al 74esimo suicidio dietro le sbarre da inizio anno, compresi 7 agenti di custodia che si sono tolti la vita, lo stato d’emergenza delle istituzioni penitenziarie ha raggiunto un tale livello di degrado civile che le forze parlamentari si vedono già in obbligo di integrare il Decreto carceri ratificato prima delle ferie d’agosto.

È quanto invocano le opposizioni. Ma su cui medita anche Forza Italia: impegnata nel monitoraggio "estate in carcere" per mettere a punto eventuali interventi legislativi. La linea prediletta dal ministero di via Arenula guidato da Carlo Nordio (che sta studiando anche alcune misure per contenere il numero di suicidi) e condivisa soprattutto da Forza Italia sarebbe quella delle misure alternative al carcere, come i domiciliari o l’affidamento in prova, per i detenuti con residui di pena fino a un anno. E anche quella parte degli oltre 15mila carcerati in attesa di giudizio per reati non gravi (di sangue o associativi), quasi la metà dei quali finisce assolta, potrebbero essere trattenuti in casa invece che affollare i penitenziari. "La soluzione non sono gli sconti di pena, ma le misure alternative al carcere", sintetizza insomma il forzista Pietro Pittalis, vicepresidente della commissione Giustizia a Montecitorio.

Non che il partito di Antonio Tajani sia ostile al Pdl presentato da Roberto Giachetti, che propone di portare da 45 a 60 ogni 6 mesi i giorni di sconto di pena per buona condotta. Il testo è stato rimandato alle Commissioni di competenza in attesa di valutare gli effetti del decreto Nordio sulle carceri. Anche se il perdurare dell’emergenza ne ripropone l’attualità, la maggioranza non può però assecondare la proposta del deputato di Italia Viva.

Sconti per buona condotta e depenalizzazioni sono infatti una ricetta irrecepibile soprattutto da parte di Lega e FdI, anche se i numeri diffusi dal Garante nazionale dei detenuti Felice Maurizio D’Ettore sono disarmanti. I suicidi sono aumentati del 43%, in maggioranza under 40, di cui 7 sotto i 25 anni e il 38% in attesa di giudizio. Ma sono 1.335 i tentati suicidi registrati. In un contesto di sovraffollamento che supera il 130% in cui sono raddoppiate le rivolte collettive e in largo aumento anche le aggressioni al personale di polizia e amministrativo. Ogni anno quasi 5 mila detenuti vincono ricorsi per detenzione in condizioni disumane ottenendo dalla magistratura un giorno di sconto ogni 10.

Ma "non è nelle corde del cuore del Governo una misura che, essendo un colpo di spugna, vanifica e frustra non solo e non tanto le esigenze di sicurezza, quanto e soprattutto la funzione rieducativa della pena", scrive Delmastro riguardo alle misure cosiddette "svuotacarceri". Firmatario nel 2018 di un progetto di legge costituzionale di revisione dell’art. 27 della Costituzione diretto a stabilire "con legge i limiti della finalità rieducativa in rapporto con le altre finalità e con le esigenze di difesa sociale" delle pene, il plenipotenziario per la giustizia del partito di maggioranza sostiene che "il tana libera tutti non rieduca, non riabilita, non garantisce sicurezza". Rilanciando perciò l’"imponente piano di edilizia penitenziaria" disposto dal governo con un commissario apposito e le misure alternative esistenti. Il cui efficientmento e rafforzamento è in tutta evidenza la sola soluzione di compromesso possibile nella maggioranza di governo.