Milano, 13 settembre 2024 – Mario Draghi ospite di Marina Berlusconi a Milano. L’incontro – secondo quanto riferisce l’Ansa – è andato in scena mercoledì 11 settembre nell’abitazione della figlia dell’ex presidente del Consiglio.
Draghi, che soltanto due giorni prima a Bruxelles aveva presentato il suo rapporto sulla competitività in Europa, è stato visto uscire in auto da casa Berlusconi nel primo pomeriggio. Poco dopo è stato il turno di Gianni Letta.
Un portavoce della presidente di Fininvest ha definito quello tra Marina Berlusconi e Mario Draghi “un incontro di cortesia già pianificato da tempo, oltre che un'occasione di conoscenza reciproca. Rientra nella prassi consolidata di incontri a vari livelli che la presidente Berlusconi svolge in qualità di imprenditrice”.
Lunedì l'ex premier Draghi – nel suo rapporto sulla competitività in Europa – ha fatto suonare diversi campanelli d’allarme. Non solo sul futuro economico dell'Unione, ma persino sulla sua autoconservazione, sulla sua tenuta sociale e la tutela dei valori fondanti. "Questo rapporto vede la luce in un momento difficile per il nostro Continente. Dovremmo abbandonare l'illusione che solo procrastinare possa preservare il consenso. Anzi, la procrastinazione non ha prodotto altro che una crescita più lenta e di certo non ha generato più consenso. Siamo arrivati al punto in cui se non agiamo saremo costretti a compromettere il nostro benessere, il nostro ambiente o la nostra libertà”, le parole di di Draghi.
Che ha aggiunto: “Se l'Europa non riesce a diventare più produttiva, saremo costretti a scegliere. Non saremo in grado di diventare, contemporaneamente, un leader nelle nuove tecnologie, un faro di responsabilità climatica e un attore indipendente sulla scena mondiale. Non saremo in grado di finanziare il nostro modello sociale. Dovremo ridimensionare le nostre ambizioni. Questa è una sfida esistenziale".
Per l’ex numero della Bce “i valori fondamentali dell'Europa sono prosperità, equità, libertà, pace e democrazia in un ambiente sostenibile. L'Ue esiste per garantire che gli europei possano sempre beneficiare di questi diritti fondamentali. Se l'Europa non può più garantirli al suo popolo, o barattare l'uno con l'altro, avrà perso la sua ragione d'essere. L'unico modo per affrontare questa sfida – ha concluso Draghi – è crescere e diventare più produttivi, preservando i nostri valori di equità e inclusione sociale. E l'unico modo per diventare più produttivi è che l'Europa cambi radicalmente".