Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Inchiesta Liguria-Toti, Rixi: “C’è il rischio di stop ai cantieri”

Il viceministro alle Infrastrutture e mobilità: “Occorre capire la portata dell’indagine. Più che un tema di grandi tangenti vedo un tema di grandi pressioni”

Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e mobilità (Ansa)

Roma, 13 maggio 2024 – Il rischio per l'Italia è "il blocco dei cantieri". Lo sostiene Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e mobilità, intervistato da ‘24 Mattino’ su Radio 24 in merito all'inchiesta sulla Liguria che ha coinvolto, tra gli altri, il governatore Giovanni Toti. "Il tema è Genova ma il tema è anche l'intero Paese. Bisogna capire se è solamente legato ai fatti che leggiamo mi sembra abbastanza preoccupante, nel senso che nessuna impresa prenderà più un appalto pubblico, magari dopo essere stata ad una cena elettorale", sottolinea Rixi. "Quello che passa è che si fanno le opere per ingraziarsi un imprenditore che ti dà 70mila euro, siamo all'inizio di un 'cinema' che durerà anni e che rischia di bloccare tutti i cantieri", rileva ancora.

Per il viceministro c'è anche "un problema di metodo: la prima cosa che emerge chiara, indipendentemente da come uno la pensi, è che l'attuale legge sul finanziamento sui partiti non va bene e va riscritta immediatamente, deve tornare il contributo pubblico o ci deve essere qualche forma di tutela".

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"Noi siamo passati da atti che risulterebbero secondo gli inquirenti già nulli o viziati nel 2020-2021, siamo nel 2024 e quindi tutti gli atti successivi oggi leggendo le interpretazioni vengono visti sotto una luce diversa questo è il tema. Anche cose che magari di per sé non avrebbero problemi, rischiano a loro volta di essere viziate, quindi potrebbe esserci un effetto catena non solo sul porto ma su moltissimi appalti, anche sul retroporto di Alessandria per il Piemonte per esempio o altro". Per Rixi "una cosa come questa bisognava bloccarla subito nel 2021, appena si era manifestato il reato”. “Da viceministro non ci sto capendo nulla della portata che potrebbe avere anche su altri scali, non solo su Genova, perché gli equilibri di Genova condizionano altri scali come Livorno, Trieste, Napoli, quindi non so, lo saprò solo alla fine dell'indagine – prosegue –. Al netto della vicenda di Toti, dei politici locali, di chi è implicato, io stesso mi sono incontrato con Spinelli, la cosa che preoccupa è” si tratta di “una cosa limitata qua, o no?”. “Non vedo un tema di grandi tangenti, vedo un tema di grandi pressioni. Io tratto questi argomenti, conosco la mia città Genova, il problema vero è capire se la portata è genovese e basta o no. Questa è la mia suggestione, non sono un inquirente”, conclude.

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