Mercoledì 22 Gennaio 2025
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Il Tar del Lazio boccia il decreto Salvini-Piantedosi: sciopero trasporti di 24 ore confermato

Il Tar del Lazio annulla la precettazione di Salvini, confermando lo sciopero di 24 ore dei trasporti pubblici e privati.

Il vicepremier e ministro della Infrastrutture Matteo Salvini, 51 anni, è nato. a Milano. È iscritto alla Lega dal 1990

Il vicepremier e ministro della Infrastrutture Matteo Salvini, 51 anni, è nato. a Milano. È iscritto alla Lega dal 1990

Il Tar del Lazio ha dato torto a Salvini sulla precettazione, bocciando il decreto Salvini–Piantedosi che prevedeva una sosta obbligatoria di 20 minuti. Di fatto, il Tar equipara gli Ncc ai taxi. Lo sciopero dei trasporti resta di 24 ore: è cominciato ieri alle 21 e termina oggi alla stessa ora. Il ministro delle Infrastrutture non la prende bene: "Abbiamo fatto tutto il possibile per difendere il diritto alla mobilità degli italiani. Per l’ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice".

L’astensione dal lavoro di oggi interessa i settori pubblico e privato e coinvolge treni, metropolitane, autobus, taxi e trasporto marittimo. Escluso il settore aereo che manifesterà domenica 15 dicembre. A proclamarlo è il sindacato di base Usb. Aderiscono le sigle Fi-si e Usb Lavoro Privato. Quello del 29 novembre era stato proclamato da Cgil e Uil.

L’ordinanza e la precettazione

Il Tar del Lazio ha accolto ieri con decreto monocratico la richiesta dell’Usb di sospendere la precettazione firmata da Salvini il 10 dicembre, che aveva ridotto lo sciopero a quattro ore. Per i giudici amministrativi non emergono dall’ordinanza "quelle ragioni che, in assenza della segnalazione della predetta Commissione di garanzia possono giustificare la precettazione". Secondo il tribunale "i disagi discendenti dallo sciopero appaiono riconducibili all’effetto fisiologico proprio di tale forma di astensione dal lavoro, né emergono le motivazioni in base alle quali i disagi eccederebbero, tenuto conto della vincolante presenza di fasce orarie di garanzia di pieno servizio".

La revisione della normativa

Poco prima Salvini aveva auspicato la revisione delle leggi sull’astensione dal lavoro: "Non penso sia utile andare avanti di scontro in scontro, di precettazione in precettazione. Una normativa sullo sciopero va rivista insieme ai sindacati. Penso che siano loro in primis ad accorgersi che se c’è uno sciopero al giorno, il primo a rimetterci è lo sciopero stesso". "Per una volta vincono i lavoratori e la democrazia. E finisce l’arroganza del ministro. Sarà una bella giornata per la democrazia", è il commento dell’Usb.

Lo sciopero di oggi

Lo sciopero che terminerà oggi alle 21 coinvolge il personale di Fs, Trenitalia e Italo. Si prevedono problemi a Frecce, Intercity e regionali. Sul sito di Trenitalia è possibile consultare l’elenco dei viaggi garantiti. Trenord garantisce a sua volta alcuni convogli e un bus navetta per l’aeroporto di Malpensa. Anche a Milano e Roma si fermeranno Atm e Atac. Nella Capitale fermi anche RomaTpl, Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Possibili ripercussioni anche per la funicolare Como-Brunate, gestita da Atm. Stop pure per Gtt a Torino e Anm a Napoli.

A Torino fasce garantite dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 per il servizio urbano-suburbano, metropolitana. Quello extraurbano è garantito da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30. A Napoli le ultime linee sono garantite fino a 30 minuti prima dello sciopero e il servizio riprenderà mezz’ora dopo la sua conclusione.