Mercoledì 9 Ottobre 2024
BRUNO MIRANTE
Politica

Il sondaggio a sinistra. Sì alla coalizione, ma Renzi non sfonda

E il Movimento fissa per il 23-24 novembre la Costituente

Il sondaggio a sinistra. Sì alla coalizione, ma Renzi non sfonda

L’ex premier Matteo Renzi, 49 anni, è il leader di Italia viva

Gli elettori dei partiti di opposizione credono nel campo largo, ma respingono l’ipotesi di un’alleanza con Matteo Renzi. È quanto emerge dal sondaggio Swg pubblicato nell’ultimo numero di Radar.

Le fratture tra i partiti dell’opposizione hanno fatto gradualmente svanire la prospettiva di un campo largo unitario che coinvolgesse tutti i partiti fuori dalla coalizione di governo e pure una versione più ristretta dello schieramento al momento sembra essere piuttosto complessa da realizzare.

La rilevazione parte da tale assunto per giungere a risultati per nulla scontati. Emerge che gran parte degli elettori delle opposizioni spera ancora in una potenziale alleanza che garantisca maggiore competitività nel confronto con il centrodestra. Il motivo del mancato accordo non viene imputato tanto a incompatibilità sul piano valoriale o programmatico, bensì soprattutto ai contrasti di tipo personale tra i diversi leader. L’ipotesi campo largo è auspicata da 2 elettori dell’opposizione su 3 proprio mentre Conte ha annunciato che "l’assemblea costituente del Movimento 5 stelle si farà il 23 e 24 novembre".

In merito al perimetro dell’alleanza, la presenza di Pd, Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle risulta piuttosto assodata e rimane in testa alle preferenze degli elettori del centrosinistra. Non dispiace l’inclusione di +Europa, più controversa appare quella di Azione, mentre è su Italia viva che le chiusure prevalgono in modo netto. Anche a livello di leadership il quadro risulta simile. Dallo studio emerge che lo schema Pd, Avs e M5s è quello costituito dalle forze ritenute necessarie nel campo largo dall’elettorato di centrosinistra mentre è l’ipotesi di alleanza con Italia viva la soluzione più osteggiata da chi vota a sinistra. Nell’ipotesi di dover fare una scelta netta, gli elettori del Pd preferiscono Conte sia a Calenda che a Renzi. Tra questi due invece è il leader di Azione a essere premiato.

Renzi in questa fase è dunque poco popolare, sebbene una non trascurabile parte dell’opinione pubblica (e ancora di più dell’elettorato Dem) abbia un ricordo positivo della sua esperienza alla guida del governo (tra il 22 febbraio 2014 ed il 12 dicembre 2016) soprattutto riguardo alla sua leadership, alla competenza e alla concretezza. Oltre un terzo degli italiani intervistati, infatti, giudica positivamente l’esperienza a Palazzo Chigi dell’ex sindaco di Firenze.