Domenica 4 Agosto 2024

Il pugilato delle polemiche. I putiniani avvelenano i Giochi: "Premio all’azzurra Carini". Ma lei e l’Italia dicono di no

La federazione della boxe dell’oligarca Kremlev vuole regalare 50mila dollari all’atleta. E l’algerina Khelif batte l’ungherese che l’aveva attaccata. "Combatto per la dignità delle donne".

dall’inviato

Leo Turrini

Soldi, Sodoma, Cultura, Frottole, Geopolitica. Questa strana storia che sarebbe olimpica, ma olimpica non è, merita subito una notizia. Eccola: l’Algeria ha vinto la sua prima medaglia ai Giochi di Parigi. Con chi? Ma con Imane Khelif, sissignore. Battendo ai punti con verdetto unanime l’ungherese Anna Luca Hamori, la... pietra dello scandalo è entrata in semifinale nella categoria pesi welter della boxe femminile. E siccome il pugilato assegna due bronzi, et voilà, il gioco è fatto.

E adesso mandiamo indietro il nastro. Perché questa non è mica una storia di sport. Almeno, non solo.

I FISCHI

Il match di ieri si svolgeva sul ring della Paris Nord Arena. Pubblico delle grandi occasioni: gli algerini che vivono in zona si sono precipitati a palazzo a sostenere Imane. E hanno sommerso di fischi l’ungherese.

IL POST

Motivo della accoglienza, chiamiamola così: dopo il famigerato scontro con la azzurra Angela Carini, ritiratasi in meno di un minuto, la federazione ungherese aveva indirizzato un reclamo al Cio, nemmeno preso in considerazione. Non solo. Anna Luca Hamori aveva postato sui social un messaggio tanto drastico quanto impreciso: "È stato dimostrato che Imane Khelif è un uomo. Nel 2023 è stata squalificata". Il tutto corredato da una immagine sua faccia a faccia con un gigantesco demonio. Il post è stato poi rimosso, ma l’avevano visto tutti. E gli algerini di Parigi si sono arrabbiati.

IL VIDEO

Il tutto ha provocato la reazione della federboxe algerina, che ha fatto sapere di voler denunciare Hamori "per le sue dichiarazioni offensive sulla sua avversaria che ha definito uomo sui social".

Di più. Su YouTube è apparso il video di una intervista a un signore che dichiara di essere il padre di Imane, "nata femmina e cresciuta come una bravissima bambina". Ipse dixit. E lei, a fine match, ha dichiarato: "Combatto per la dignità di ogni donna".

I SOLDI

Finito? Ma no. Cinquantamila euro di premio per Angela Carini, l’azzurra già avversaria di Imane, e altrettanti da dividere tra la federazione azzurra e l’allenatore dell’italiana. Li ha promessi l’International Boxing Association, ente che gestisce il pugilato Elite (ex dilettantistico), ma non quello delle Olimpiadi. La decisione di premiare Carini "come se fosse diventata campionessa olimpica" viene dal presidente dell’ente, il russo Umar Kremlev. Che ha spiegato: "Non riuscivo a guardare (Carini, ndr) mentre piangeva, e non posso rimanere indifferente a una situazione del genere. Non capisco perché uccidano il pugilato femminile. Per mantenere le condizioni di sicurezza, dovrebbero competere solo le atlete elegibili".

Non contento, il prode Kremlev, che è un fedelissimo di Putin, ha aggiunto che i Giochi di Parigi "rappresentano una sodomia, sono la distruzione dei valori tradizionali in tutto il mondo e Thomas Bach (presidente del Cio, ndr) ne è responsabile".

La federboxe italiana ha annunciato che non accetterà i quattrini. E certe compagnie, da Mosca a Budapest, non sono il massimo per chi deve organizzare una Olimpiade tra Milano e Cortina fra poco più di un anno.