Giovedì 3 Ottobre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Politica

Il presidente di turno della Ue. L’ultimo strappo di Orban . Vola a Mosca dall’amico Putin

Si tratterebbe del primo incontro tra un leader occidentale e il capo del Cremlino. Il presidente del Consiglio Ue, Michel: non ha nessun mandato, si tratta solo in presenza di Kiev .

Il presidente di turno della Ue. L’ultimo strappo di Orban . Vola a Mosca dall’amico  Putin

Il presidente di turno della Ue. L’ultimo strappo di Orban . Vola a Mosca dall’amico Putin

Con la sensibilità di un elefante in una cristalleria, il premier ungherese Viktor Orban, quattro giorni dopo aver assunto la presidenza di turno dell’Ue e dopo esser stato a Kiev per chiedere a Voldymir Zelensky "un cessate il fuoco immediato" per "accelerare i negoziati di pace", pare ora essere sulla strada di Mosca, fedele al suo ruolo neanche tanto nascosto di quinta colonna del Cremlino nell’Ue.

La notizia è stata rilanciata da Radio Liberty, che cita il giornalista investigativo Szabolcs Panyi, secondo il quale una delegazione del governo ungherese sarebbe già nella capitale russa in attesa di Orban. Secondo una fonte governativa ungherese, Orban sarà accompagnato dal ministro degli Esteri Peter Szijjarto (un abituè della Federazione russa, dato che dall’invasione ha già viaggiato a Mosca cinque volte). Né Mosca né Budapest hanno smentito.

Sarebbe il primo incontro al Cremlino di un leader occidentale dalla vista del cancelliere austriaco Karl Nehammer – visita che portò a un "duro e franco" confronto con lo Zar – dell’11 aprile 2022. Va detto che Orban ha comunque mantenuto i contatti con Putin anche durante la guerra e l’ha visto l’ultima volta a Pechino in ottobre, al Belt and Road Forum, dove era l’unico politico dell’UE presente.

Se a Kiev Orban fu gelato da Zelensky, che sottolineano come "l’Ucraina ha bisogno di una pace giusta" e non di una resa, al Cremlino avrà certamente migliore accoglienza, il che creerà un terremoto nell’Ue. "La nostra presidenza lascerà il segno e Viktor Orban ne darà una interpretazione politica", disse all’apertura del semestre ungherese il sottosegretario e portavoce di Orban, Zoltan Kovacs, uomo macchina del racconto sovranista magiaro. Detto, fatto.

Bruxelles è caduta dalle nuvole. Così le capitali dei 27. Subito dopo l’annuncio del viaggio è arrivato il secco stop del presidente uscente del Consiglio europeo, Charles Michel: "La presidenza di turno dell’Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell’Ue. Il Consiglio europeo è chiaro: la Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina". Molto irritata anche Varsavia. "Le voci sulla tua visita a Mosca – scrive su X rivolgendosi direttamente a Orban il premier Donald Tusk, antirusso a 24 carati – non possono essere vere Viktor Orban. O lo sono?".

Ma è l’intera maggioranza Ursula, e ben oltre, ad essere irritata. Orban punta a trarre vantaggi dalla posizione filorussa, sia su un piano politico vista la nascita nell’Europarlamento, promossa da Orban, del gruppo di destra sovranista dei “Patrioti“, sia da vantaggi materiali come il rinnovo dell’accordo per le forniture di gas, che con un cessate il fuoco in Ucraina sarebbe ben più facile. Interrogato se l’Italia supportasse o meno la cosiddetta proposta di pace presentata da Orban a Kiev, il ministro degli Esteri italiano ha ribadito la linea dei 27. "Orban ha fatto una proposta, – ha sottolineato Antonio Tajani –. La sua è l’idea del governo ungherese. Ma ha ragione Zelensky, serve una pace con una giustizia e non si può pensare ad una pace con l’occupazione dei territori ucraini".

Da notare che a margine del vertice di Astana dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, Putin ha detto ai giornalisti russi che prenderà seriamente le assicurazioni di Donald Trump di voler mettere fine al conflitto. "Prendiamo seriamente il fatto che Trump, da candidato presidenziale, dica che è pronto e vuole fermare la guerra in Ucraina", ha detto Putin. "Non sono a conoscenza, ovviamente delle sue possibili proposte su come fare ciò– ha aggiunto –. Ma non ho dubbi che lo dica sinceramente, e noi lo sosterremo". Orban lavora per questo: una pace/resa gradita al Cremlino che conservi a Mosca i territori occupati e allontani il rischio che Kiev possa entrare nella Nato. Da qui a novembre non avrà successo, ma intanto spariglierà, in attesa del possibile arrivo di Trump.