
"Auspichiamo che ci sia un confronto con Vincenzo De Luca, ma nessuno può porre condizioni". Parola del responsabile organizzativo del...
"Auspichiamo che ci sia un confronto con Vincenzo De Luca, ma nessuno può porre condizioni". Parola del responsabile organizzativo del Pd, Igor Taruffi: per mandare a dire al governatore uscente che non può porre condizioni sulla candidatura unitaria del centrosinistra alla guida della Campania. Quasi sicuramente l’ex presidente 5 Stelle della Camera, Roberto Fico.
Ieri nella sede del Pd campano si sono riuniti i vertici locali del partito e gli eletti con Taruffi, il responsabile enti locali David Baruffi e il commissario regionale Antonio Misiani. Tre ore per fare il punto, "la necessità di individuare le priorità per il futuro della Regione", spiega Taruffi registrando l’intenzione di preservare "l’unità del Pd e l’unità della coalizione imprescindibile per vincere le elezioni e continuare a governare la Campania". Per dirla con un altro dei partecipanti: "Coalizione sì, veti no e la sensazione di un certo isolamento" di De Luca, la cui causa nessuno nel Pd si sente più di sposare incondizionatamente dopo lo stop della Consulta.
Taruffi apre ovviamente le porte al "confronto". Ma quello che il Pd non può accettare è che De Luca pretenda di porre veti per escludere Fico a favore dell’altro 5 Stelle Sergio Costa (mentre in caso di rottura potrebbe mettere in campo il vice Fulvio Bonavitacola o l’assessora alla scuola Lucia Fortini).
Per il Pd il nome di Fico è rilevante anche per blindare la costruzione di un’alleanza organica a livello nazionale con M5s e Avs. Per questo al Nazareno sono un po’ indispettiti del fatto che Giuseppe Conte indugi a mettere in campo ufficialmente l’ex presidente della Camera, lasciandosi aperta anche l’ipotesi Costa, e aspettano una sua parola.