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La presidenza della Cei (nella foto il cardinale Matteo Maria Zuppi, alla guida della Conferenza Episcopale Italiana) esprime "preoccupazione per...
La presidenza della Cei (nella foto il cardinale Matteo Maria Zuppi, alla guida della Conferenza Episcopale Italiana) esprime "preoccupazione per recenti iniziative regionali sul tema del fine vita e l’approvazione nei giorni scorsi della legge sul suicidio medicalmente assistito da parte del Consiglio Regionale della Toscana". Secondo i vescovi, "primo compito della comunità civile e del sistema sanitario è assistere e curare, non anticipare la morte" La Cei dunque invita a "a non fare ‘di questo tema una questione di ‘schieramento’, ma un’occasione per una riflessione profonda sulle basi della propria concezione del progresso e della dignità della persona umana", avviando "un ampio confronto parlamentare che rappresenti il Paese e le reali necessita’ dei suoi cittadini, scevro da logiche di parte e possibili strumentalizzazioni".
Da qui l’auspicio affinché "nell’attuale assetto giuridico-normativo si giunga, a livello nazionale, a interventi che tutelino nel miglior modo possibile la vita, favoriscano l’accompagnamento e la cura nella malattia, sostengano le famiglie nelle situazioni di sofferenza". Sulla vita, chiudono i vescovi italiani, "non ci possono essere polarizzazioni o giochi al ribasso. La dignità non finisce con la malattia o quando viene meno l’efficienza. Non si tratta di accanimento, ma di non smarrire l’umanità".