Sabato 6 Luglio 2024

Il M5S bussa a The Left. Il loro leader Aubry:: "Vediamo quanto sono diventati di sinistra"

Il Movimento 5 Stelle decide di unirsi al gruppo "The Left" al Parlamento europeo, dopo tentativi falliti. La sinistra europea pone condizioni e dubbi sulla coerenza ideologica del M5S. La mossa potrebbe rafforzare il gruppo, ma solleva domande sulla leadership di Giuseppe Conte.

Il M5S bussa a The Left. Il loro leader Aubry:: "Vediamo quanto sono diventati di sinistra"

Il M5S bussa a The Left. Il loro leader Aubry:: "Vediamo quanto sono diventati di sinistra"

La scelta è arrivata – come sempre – dopo lungo e periglioso percorso. ll M5s, alla fine, ha chiesto di entrare nel gruppo "The Left", la sinistra europea all’Eurocamera in cui è presente anche Sinistra Italiana con Salis e Lucano. "Abbiamo ricevuto la loro richiesta", ha confermato la capogruppo francese Manon Aubry,"le nostre porte sono aperte, ma ci sono condizioni; abbiamo diverse domande per loro sulla strategia in Europa e in Italia, e se si sentano o meno parte della storia della sinistra; vediamo che questo passaggio fa parte di un riassetto della sinistra italiana che guardiamo con attenzione". Quindi la stilettata: "Anche il Partito Socialista dice di essere sinistra, in molti Paesi, e impone misure di austerità. Conta quello che fai, non ciò che dici". Si vedrà, allora, ma sta di fatto che il M5s è passato al piano B dopo aver tentato di formare un gruppo autonomo con i tedeschi della nuova Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw): la sinistra è il sesto gruppo al Parlamento europeo con 39 deputati. L’operazione dovrebbe coinvolgerne altri 20, non solo gli 8 pentastellati e i 6 di Bsw, portando il gruppo a raggiungere se non a bissare i Verdi che contano 54 membri. Le trattative per questa decisione non sono però passate da Giuseppe Conte (foto), in crisi di leadership dopo il risultato elettorale e travolto nei gruppi pentastellati di Camera e Senato da una domanda ricorrente: siamo sicuri che sia il leader di cui abbiamo bisogno?

Elena G. Polidori