Mercoledì 4 Settembre 2024
Matteo Marcello
Politica

Il dopo Toti. Il Pd incorona Orlando. A destra è impasse tra Cavo e Piciocchi

Forse già stasera alla Festa dell’Unità nazionale l’annuncio sul candidato. A destra la discussione è ancora ferma. Donzelli (FdI): stiamo valutando.

Roma, 4 settembre 2024 – C’è l’intesa sul nome, ma la costruzione del campo destinato a sostenerla, largo o larghissimo che sia, è tutt’altro che scontata. Dall’altra parte politica, neppure le riunioni romane degli ultimi giorni hanno risolto lo stallo che si protrae da settimane sulla scelta del candidato su cui puntare per mantenere il governo della Liguria dopo il terremoto giudiziario. Stati d’animo differenti, quelli che vivono centrosinistra e centrodestra. Il centrosinistra domani sera presenterà la candidatura dello spezzino Andrea Orlando con buone probabilità già stasera alla Festa dell’Unità nazionale di Reggio Emilia: una formalità, mentre è tutto da decidere il perimetro delle alleanze, che oltre al Pd, al M5s e ad Alleanza Verdi e Sinistra, potrebbe vedere anche +Europa e, forse, Italia Viva e Azione. Sul partito di Renzi pesa ancora il no dei grillini e di una parte del Pd, nonostante l’ex premier abbia promesso – come richiesto dai potenziali alleati – l’uscita del partito dalla maggioranza che sostiene il sindaco di Genova, Bucci. L’ex premier, dal canto suo, non è tipo da subire gli attacchi e ieri ha posto i suoi paletti: "Ok al campo largo, ma solo se gestito da Schlein". Calenda chiede di ‘vedere le carte’ per valutare l’adesione.

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"Non ho pregiudizi su Orlando, ma per me ci sono dei punti fondamentali, come non usare le inchieste per la campagna elettorale e sapere che sulle infrastrutture non ci sia un passo indietro. Se ci sono queste condizioni, nessun problema a parlare di nomi, ma che si parli prima dei nomi per me è sbagliato". La sensazione è che in una decina di giorni si possano sciogliere anche le ultime riserve sul campo: largo, larghissimo, o xxl.

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Andrea Orlando, 55 anni, ha militato in gioventù nel Pci. È stato membro fondatore del Partito democratico

Tutto questo mentre nel centrodestra si naviga ancora a vista. L’euforia di sondaggi ferragostani – che davano per vincenti ben cinque possibili candidati della coalizione – ha lasciato il posto all’impasse. "Non c’è una questione, non c’è fibrillazione e non c’è discussione, stiamo valutando" si limita a dire Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli di Italia, intercettato al termine di una riunione romana che avrebbe visto tra i punti all’ordine del giorno anche il nodo delle regionali liguri. I nomi che rimangono in lizza sono quelli della giornalista e parlamentare di Noi moderati, Ilaria Cavo, e del vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi. Due figure vicinissime all’ex governatore, ma che al momento non riescono a mettere d’accordo la coalizione, in un quadro dove la missione romana di questi giorni di Toti non pare aver aggiunto nuove certezze se non quella che i moderati vogliono giocare ancora un ruolo di primo piano.