Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Il comico scontenta tutti "Così incita alla violenza" Imbarazzo tra i dem

La rabbia del centrodestra: parole inaccettabili, aspettiamo che la sinistra si dissoci. I distinguo della minoranza Pd. Il Terzo polo incalza Conte: "Anche lui prenda le distanze".

Apriti cielo. Di questi tempi in cui le ‘narrazioni’ sovrastano largamente le ‘azioni’, la provocatoria scelta di parole con cui Beppe Grillo ha esortato a costituire le "brigate di cittadinanza" e indossare "passamontagna" per "verniciare panchine" e "ripulire giardinetti" suscita un profluvio di reazioni specialmente da parte delle forze politiche di maggioranza. Ma non solo. La presa di distanza dalla riedizione farsesca d’un lessico d’antan è unanime. Com’è d’altronde la sensibilità della memoria, ancor sin troppo vivida, dei tetri anni di lotta politica a volto coperto.

Lo show di Grillo "non è una buffonata, ma un pericoloso invito a sollecitare menti deboli ad azioni violente", dice il vicepresidente della Camera e parlamentare di Forza Italia, Giorgio Mulè. Anche se per lo stesso deputato forzista "il passamontagna evocato dal leader dei 5 Stelle altro non è che un arnese del passato figlio di un’epoca violenta che l’Italia ha saputo mettere in archivio". Si tratta tuttavia di un nervo ancora scoperto. "Incitare all’odio è gravissimo, incitare alla violenza ancora di più – commenta il senatore di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni – Fare riferimento alle Brigate con il passamontagna e le altre frasi che sono state dette della piazza grillina lo trovò un atto gravissimo per il quale aspettiamo rettifica e scuse". E la stessa richiesta viene avanza da tutta l’opposizione, rivolta in primo luogo a Conte.

Mentre Salvini chiama in causa anche la segretaria del Pd: "Gravi, sconcertanti e inaccettabili parole di Beppe Grillo alla piazza di Movimento 5 Stelle e Pd – commenta via Twitter il vicepremier leghista – Parlare di brigate di cittadinanza e passamontagna per invitare i cittadini a reagire evoca pagine drammatiche della storia del nostro Paese. Ci chiediamo se anche Schlein sia pronta a indossare il passamontagna per reagire contro il governo di centrodestra sotto il simbolo delle brigate". Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli: "Schlein, Conte e Grillo, che incita alla violenza, invitando la popolazione a costituire le ‘brigate di cittadinanza’ e a mettere il passamontagna, tutti insieme appassionatamente – dichiara –. Questa è la sinistra che vorrebbe guidare il Paese, ma che per il momento sobilla".

Dall’opposizione attacca per Italia viva il senatore (ex Pd) Enrico Borghi: "Grillo oggi non si è limitato a frasi dileggianti su Conte – dice –. Ha istigato alla violenza, rievocando lessicalmente organizzazioni eversive che hanno scritto tra le pagine più sanguinose della Repubblica. Conte e il Movimento 5 stelle prendano le distanze da questa deriva". E contro geometrica potenza lessicale dei termine scelti dal comico genovese si scaglia espressamente il senatore Pd Dario Parrini: "In Italia è agghiacciante usare insieme, per di più dal palco di un partito, le parole ‘brigate’ e ‘passamontagna’ – sostiene –. Data la storia della nostra Repubblica, ci sono cose che è irresponsabile dire quale che sia l’intenzione con cui si dicono". Anche Calenda, forse retoricamente, si chiede "che cosa ne pensa Conte?". La risposta arriva in tarda serata: "Una frase strumentalizzata"

Cosimo Rossi